Un desiderio irrefrenabile il suo, come da egli stesso dichiarato, di gustare un espresso fatto al bar, che lo ha portato ad evadere la misura cautelare cui era sottoposto pur di assaporare l’aromatica bevanda calda. Il saccense, nell’assecondare la sua voglia, è finito nei guai. Condannato per direttissima dovrà scontare 8 mesi di reclusine. A suo carico anche le spese processuali.
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