I militari dell’Arma dei Carabinieri hanno arrestato un 30enne di Porto Empedocle poiché accusato di avere violato – in diverse occasioni – la misura cautelare degli arresti domiciliari alla quale era sottoposto.
E’ stata arrestata dopo essere evasa, per la quinta volta, dai domiciliari. Protagonista una 40enne di Menfi che, per la prima volta, era stata posta agli arresti con l’accusa di “stalking” nei confronti di una assistente sociale del Comune poiché ritenuta responsabile di una serie di provvedimenti a lei sfavorevoli.
I militari dell’Arma dei Carabinieri hanno eseguito un ordine di detenzione domiciliare emesso dall’ufficio Esecuzioni penali del tribunale di Tivoli nei confronti di un 54enne empedoclino poiché ritenuto responsabile del reato di insolvenza fraudolenta in concorso.
E’ stato riconosciuto colpevole del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Un 32enne di Menfi è stato così arrestato dai militari dell’Arma dei Carabinieri in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo.
Si era allontanato dalla propria abitazione dove sarebbe dovuto essere poiché in regime di arresti domiciliari. Un 30enne di Palma di Montechiaro è stato arrestato dai poliziotti del locale Commissariato di Polizia poiché sorpreso in flagranza di reato.
Convalidato l’arresto dei quattro soggetti – tutti immigrati – che nella serata di martedì scorso a Porta di Ponte, in pieno centro città ad Agrigento, se le sarebbero date di santa ragione a colpi di mannaia, coltello e sedie.
E’ stato arrestato – per la seconda volta- dopo che un poliziotto della sezione “Volanti” della Questura di Agrigento, libero dal servizio, lo ha riconosciuto.