Gli agenti, al comando del dr. Vincenzo Giglio, hanno effettuato numerosi controlli, spesso ripresi dalle testate giornalistiche locali, regionali e nazionali, e in un paio di casi anche da trasmissioni molto popolari, come “Le Iene” di Italia 1 e “Striscia la notizia” di Canale 5, che hanno messo in onda, rispettivamente, alcune operazioni relative all’inquinamento del fiume Magazzolo a causa dello sversamento di acque di vegetazione da frantoi oleari, e al sequestro di una discarica abusiva di inerti al parco dell’Addolorata di Agrigento.
In collaborazione con il Settore Ambiente del Libero Consorzio sono stati controllati fiumi, torrenti e valloni su tutto il territorio provinciale, nonché impianti di depurazione comunali e quelli dei frantoi oleari e di varie attività produttive. I controlli hanno riguardato anche le riserve naturali e altre aree di particolare pregio ambientale per verificare la presenza di sostanze inquinanti. I controlli sui frantoi, eseguiti in due casi congiuntamente al personale dell’Arma dei Carabinieri, hanno portato al sequestro giudiziario di cisterne, discariche di residui di molitura delle olive e condotte per le acque di vegetazione, con comunicazione delle violazioni di legge (Dlgs 152/2006 e successive) alle Procure della Repubblica di Sciacca e Agrigento.
L’attività di vigilanza sull’ambiente è stata completata dal controllo sui litorali marini per verificare l’esistenza di scarichi di acque reflue e liquami. L’ammontare delle sanzioni amministrative elevate dalla Polizia Provinciale per violazioni alla normativa sugli scarichi di acque è stato, nel 2015, di 90.000,00, ovvero circa il 60% delle sanzioni complessive elevate nel 2015.
Non si è fermato, dunque, e continua tuttora l’impegno del Corpo di Polizia Provinciale del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale), che, in linea con le direttive del Commissario Straordinario dr. Marcello Maisano, è continuamente impegnato nei controlli di competenza dei Liberi Consorzi, a dispetto delle carenze di organico (solo 21 componenti, tra cui 19 agenti) e del ridotto budget, e dell’incertezza legata al futuro delle ex Province.