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Morte di Marco Vinci: a Canicattì è lutto cittadino

“Esprimo la mia personale vicinanza alla famiglia Vinci; al padre, alla madre, al fratello, agli amici di Marco. La sua giovane vita è stata spezzata in una normale serata di svago. Lui ha mostrato umanità e coraggio in una situazione che ha interpellato la sua coscienza di giovane e di persona perbene”.

Sono queste le parole del Sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, che ha proclamato il lutto cittadino per la morte del giovane ventiduenne Marco Vinci.

“In Lui, nel suo gesto di uomo, di cittadino, ci riconosciamo tutti; sentiamo di dirgli grazie per ciò che il suo animo nobile gli ha suggerito di compiere: ergersi a difensore.
Al mio pensiero si aggiunge quello di tutti i Canicattinesi, i quali soffrono e sono indignati per questo efferato ed immotivato delitto. Sangue innocente scorre nella nostre strade e non si trova motivo e ragione per spiegarsi quanto è accaduto. Gridiamo il nostro dolore, il nostro sconcerto, ma sopratutto il nostro senso di giustizia.
Ora più che mai le Istituzioni – tutte le Istituzioni -, le persone di buona volontà, mentre si interrogano sulla fragilità del nostro territorio, hanno il dovere di impegnarsi con più determinazione, affinché possa crescere una società educata ai valori ed alla cultura della vita, al rispetto delle regole e della convivenza civile, prevalendo sulla cultura della violenza e del degrado”.

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“Chiediamo al signor Prefetto, Sua Eccellenza Nicola Diomede, di convocare con urgenza il Comitato per l’ordine e la sicurezza, per analizzare la situazione in atto ed arginare i fenomeni delinquenziali, perché sia garantita la tutela dell’ordine pubblico della mia città”.

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“Questa morte – scrive il primo cittadino – appartiene a tutti noi. Proclamo per il giorno dei funerali il lutto cittadino, come segno di vicinanza alla famiglia, come monito per l’intera città, perché rimanga unita e trovi motivo di speranza nel gesto eroico ed altruista di Marco”.

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