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Cultura Regioni ed Enti Locali

Sabato 26 e domenica 27 marzo al via le Giornate FAI di Primavera: ecco tutti i luoghi aperti ad Agrigento e Favara. Da Girgenti alla Valle, anche in treno storico.

Sabato 26 e domenica 27 marzo al via le Giornate FAI di Primavera: ecco tutti i luoghi aperti dal centro storico di Girgenti alla Valle dei Templi, anche in treno storico. Favara in vetrina.
Taibi: “Il FAI e il patrimonio storico artistico del nostro territorio: una storia d’amore lunga trent’anni.”

Conferenza stampa di presentazione stamani, nell’aula consiliare “Luigi Giglia” del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, delle Giornate FAI di Primavera, alla presenza, tra gli altri, del Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, del Commissario Straordinario del Libero Consorzio, Raffaele Sanzo, del Primo Dirigente della Questura di Agrigento, Patrizia Pagano, del Magg. dei Carabinieri, Gabriele Treleani, del vice Sindaco di Favara, Antonio Liotta, dell’assessore comunale di Agrigento, Franco Picarella, del dirigente della Camera di Commercio, Riccardo Cacicia, del responsabile del circolo Empedocleo, Giuseppe Adamo, e della scuola agrigentina.
Sullo scranno presidenziale anche un simbolo di pace: la delegata FAI, Tiziana Lanza, ha omaggiato le autorità con alcune piantine confezionate con i colori della bandiera Ucraina. Un modo per far sentire la vicinanza di tutta la Delegazione FAI Agrigento al popolo ucraino.
Al via, dunque, sabato 26 e domenica 27 marzo, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura ad Agrigento e Favara di 10 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti, che saranno visitabili, a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie alla Delegazione FAI Agrigento, al Gruppo FAI giovani, al Giardino della Kolymbethra, alle Istituzioni, alla scuola ed alle Associazioni che a vario titolo parteciperanno all’evento.
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere” e mai come quest’anno, nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo e rappresentano un’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro: “Vogliamo riaccendere la speranza e indicare con coraggio la luce oltre la pandemia, la guerra e la crisi climatica – ha detto il Capo delegazione FAI Agrigento, Giuseppe Taibi- l’invito è quello di utilizzare anche questi due giorni, in cui celebriamo il nostro patrimonio storico artistico e paesaggistico, per riflettere su cosa ognuno di noi può fare per contribuire ad un mondo migliore magari ripartendo dai valori che ci hanno lasciato i nostri antenati Greci: Kalos Kai agathos ( bello unito al buono- bellezza e comportamenti virtuosi che devono camminare insieme); ripartendo dall’Amore questo sentimento universale di cui spesso abbiamo paura (pure a parlarne) pur se, come ci ricorda la filosofa morale Michela Marzano “tutto ciò che si fa, che lo si riconosca o lo si neghi, lo si fa per amore”; ripartendo dalla cura del Pianeta, la nostra casa Comune, accogliendo quindi l’esortazione di Papa Francesco che ci ricorda anche che “nessuno si salva da solo”; ripartendo, infine, dai valori fondamentali di Libertà e Democrazia che oggi con violenza vengono messi in discussione e che dobbiamo con coraggio difendere. Ringrazio, infine, tutte le Associazioni, istituzioni e privati che ci hanno concesso i beni”.
Così la responsabile FAI Scuola, Anna Rita Gangarossa: “Gli studenti rivestono un ruolo da protagonisti. Loro saranno i visitatori privilegiati e gli apprendisti ciceroni che, attraverso un’esperienza di cittadinanza attiva, avranno l’occasione per rinsaldare i valori del vivere civile, di sentirsi testimoni diretti della nostra storia attraverso il patrimonio culturale, di essere direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità, diventando esempio per altri giovani, in uno scambio educativo tra pari. La mission del FAI ha trovato una fervida partecipazione nei dirigenti scolastici e nei docenti di 11 scuole che sorgono nel nostro territorio e grazie ai quali ben oltre 1000 giovani avranno la possibilità di popolare le vie della città di Agrigento e di Favara, per accogliere i visitatori e accompagnarli alla scoperta dei beni”.
“Quest’anno, in quello che potremmo definire il periodo delle crisi – afferma il responsabile FAI giovani Ruben Russo – questa edizione assume un significato molto profondo. Noi giovani rischiamo di sentirci sopraffatti da un senso di impotenza su un tempo che ci appartiene ma in cui sempre più fatichiamo a vedere bellezza.
Noi del gruppo FAI di Agrigento
vogliamo, con il nostro rinnovato impegno, ambire a dare ancora più luce alle bellezze del nostro territorio
Cercando di svolgere al meglio il nostro ruolo di cittadinanza attiva. Nella speranza che i tanti visitatori che accoglieremo possano, grazie a questo tuffo nella bellezza e nell’ambiente, rispecchiarsi nei valori della nostra terra e sentirsi anch’essi protagonisti nel superare le sfide del nostro tempo”.
“Le Giornate FAI di Primavera – dichiara la responsabile del Giardino della Kolymbethra, Federica Salvo – quest’anno hanno un significato profondo, perché raccontano anche il rinato desiderio di tornare a popolare piazze, palazzi storici e giardini: giardini verdi e colmi di frutti come la nostra Kolymbethra che, in questa stagione, regala il suo volto migliore. E se godere delle nostre bellezze vuol dire dimenticare per un attimo le brutture di quest’epoca dettata da instabilità ed incertezze, con ancora più entusiasmo vi aspettiamo al Giardino della Kolymbethra ed in tutti gli altri siti aperti”.

Il fascino corre sulle rotaie:

Ecco gli orari del Treno Storico ALN 668 (maggiori dettagli su www.fondazionefs.it )

ANDATA
Partenza da Agrigento Centrale: 9:00 – 10:23 – 11:40 – 14:00 – 15:23 – 17:23
Arrivo a Tempio di Vulcano: 9:27 – 10:50 – 12:07 – 14:27 – 15:50 – 17:50
RITORNO
Partenza da Tempio di Vulcano: 9:40 – 11:00 – 12:40 – 14:40 – 16:00 – 18:00
Arrivo a Agrigento Centrale: 10:10 – 11:30 – 13:10 – 15:10 – 16:30 – 18:30

Le schede dei luoghi aperti con orario sabato e domenica: dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00:
Tutti i luoghi su http://giornatefai.it/

Agrigento

Scala Reale, Alloggio prefettizio e Saletta espositiva della Questura di Agrigento
L’edificio della Provincia e della Prefettura, che si affaccia su via Gioeni, piazza Vittorio Emanuele II e piazzale Aldo Moro, ha una importanza strategica in quanto fu uno dei primi edifici che, nell’Ottocento, vennero costruiti fuori dalla cinta muraria, cambiando radicalmente l’aspetto della città. Proprio nella Piazza Vittorio Emanuele II, in continuità con la Prefettura è invece ubicato il Palazzo Beppe Montana, sede della Questura di Agrigento. La visita al Palazzo della Prefettura rappresenta un momento importante per le Giornate FAI di Primavera in quanto si apre un luogo ricco di storia e di cultura che difficilmente è visitabile dal cittadino o dal turista. In aggiunta si consideri la visita organizzata all’alloggio privato del Prefetto, riccamente arredato di mobili e affreschi risalenti all’Ottocento. La visita è arricchita dalla saletta espositiva della Questura di Agrigento, nell’adiacente palazzo Beppe Montana dedicata all’esposizione di alcuni cimeli storici, caschi, stivali, berretti, e altre apparecchiature che i poliziotti usavano dagli anni ’60 in poi.

Camera di Commercio di Agrigento, Piazza Gallo
Questo edificio dall’aspetto gotico, rappresenta ancora oggi il fulcro della via amministrativa di Agrigento, essendo stato nel passato sede del palazzo municipale. Il Palazzo è stato realizzato poco meno di un secolo e mezzo fa (tra il 1856 e il 1858). Luogo di inestimabile bellezza storico-architettonica nasconde al suo interno dei tesori inimmaginabili al visitatore. Essendo un luogo chiuso al pubblico ha sempre suscitato curiosità e voglia di visita.

Circolo Empedocleo , Piazza San Giuseppe
Fondato nel 1835 per volontà di alcuni notabili agrigentini come luogo di aggregazione, presenta una bella facciata in stile neoclassico con nove semicolonne doriche con timpano e fregio raffigurante l’effigie del famoso filosofo akragantino Empedocle, realizzata su disegno dell’artista Raffaele Politi (Siracusa, 2 settembre 1783 – Agrigento, 10 ottobre 1870). Si segnala la grande sala interna con specchiere d’epoca. E’ stato recentemente restaurato ed è sede di manifestazioni artistiche, culturali e ricreative. In mostra le tele del maestro Salvatore Bellanca.

Giardino Botanico – Via Demetra
Nella porzione orientale dell’abitato di Agrigento, a sud della Rupe Atenea ed a poca distanza dal cuore della Valle dei Templi, è presente il Giardino Botanico della Provincia Regionale di Agrigento, notevole esempio di valenza paesaggistica, geologica ed ambientale di elevato pregio; oltre alle rilevanti bellezze presenti in superficie, e facilmente percepibili dal visitatore, quest’area nasconde all’interno del proprio sottosuolo spunti di notevole interesse storico e speleologico. Apertura in collaborazione con la Commissione europea. Questo sito ha beneficiato per la sua conservazione e la sua valorizzazione di fondi europei – Fondo europeo di sviluppo regionale.

Giardino della Kolymbethra -Parco Valle dei Templi
Al giardino della Kolymbethra, angolo ombroso di paradiso dove olivi secolari prosperano generosi e dove gli agrumi inondano la valle dei templi coi loro profumi per riscoprire il paesaggio agrario e naturale del parco della valle dei templi, si potrà passeggiare sugli antichi sentieri, tra gli alberi di agrumi dagli straordinari colori, forme, e profumi. laboratori didattico-ricreativi per i più piccoli: sabato 26 con creare con l’argilla, domenica 27 costruiamo il nostro alveare (attività indicata per i bambini dai 3 ai 12 anni). il racconto della Kolymbethra visita guidata del giardino in italiano e in inglese. visita agli ipogei (o acquedotti feacei), la monumentale opera dell’architetto feace che risale al v secolo a.c., lungo un percorso che si sviluppa nel sottosuolo per circa 185 metri. ai visitatori forniamo caschetti di sicurezza con lampada frontale per vivere questa splendida avventura in sicurezza.

Tempio di Vulcano – Parco Valle dei Templi
Il tempio di Vulcano (in greco Efesto) sorge sulla collina a Ovest dell’odierno giardino della Kolymbetra, che lo separa dall’estremità Sud-ovest della collina dei Templi e dal santuario delle Divinità Ctonie. In ordine cronologico è l’ultimo dei templi agrigentini poiché risale alla fine del V secolo a.C. La leggenda narra che il tempio può dirsi intitolato a Vulcano, per il fatto di essere vicino al lago che fece dire fandonie sull’olio galleggiante sull’acqua non solo agli antichi ma anche ai moderni scrittori. Efesto, che i romani identificarono con Vulcano, era il dio del lavoro e dell’industria. Brutto e zoppo sposò Venere, che gli fu infedele. Aveva un’officina sotto il monte Etna, dove, aiutato dai Ciclopi, fabbricava i fulmini a Giove.

Favara

Biblioteca Barone Mendola
Situata in pieno centro storico, nella centralissima Piazza Cavour, questa Biblioteca-Museo rappresenta uno dei luoghi più cari ai favaresi.
Negli anni ’80 del sec. XX l’elegante palazzo neoclassico è stato barbaramente restaurato e deturpato all’esterno con l’introduzione di infissi di metallo e plastica e con la stesura di anacronistico intonaco sulle superfici lapidee dei muri, sulle modanate, colonne ed elementi architettonici vari. Alcuni libri recano, sul frontespizio, il marchio di possesso del Barone. Si trovano numerosi esemplari rari, tra cui “Antichità siciliane del Pancrazi”, del “700, in folio, con copertine in cartapecora; un rarissimo Sicilia antiqua del Cluverio, del “600; l’intera Enciclopedia francese di Diderot e di D’Alambert, in folio, con l’elegante carattere disegnato dal tipografo inglese Baskerville, considerato tra i migliori del XVIII secolo. Il gioiello più prezioso all’occhio del bibliofilo è senz’altro il libro sul duomo di Monreale, stampato nel 1859. Dei 14 mila volumi esistenti nel Loculus nel tempo in cui viveva il barone Mendola, oggi ne sono rimasti 8 mila.

Castello Chiaramontano – Il volto di Sofia
Ubicato in pieno centro della città di Favara, il Castello venne eretto per volontà di Federico II di Svevia nel 1239 come residenza di caccia.
La mostra “Storie sepolte”, allestita al Castello, descrive gli scavi della necropoli di contrada Scintilia. Un viaggio virtuale che racconta una storia millenaria. È quella di “Sofia”, una donna favarese vissuta seimila anni fa, il cui volto è stato ricostruito dagli studiosi e mostrato al pubblico . La ricostruzione craniofacciale è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto di antropologia forense dell’Arcadia University di Philadelphia.

Human Forest
A Favara, all’interno della Cultural Park, il museo a cielo aperto della cittadina in provincia di Agrigento apre una nuova sezione: Palazzo Miccichè diventa una foresta. Human Forest sembra dare vita a Eden, l’opera di MOG che vede il verde delle foglie arrampicarsi fino ai tetti irraggiungibili di Palazzo Miccichè. La terrazza, che regala una magnifica vista sull’intera città di Favara, contribuisce con il suo respiro all’idea di rinascita, di volontà di resistere e costruire nuovi mondi e nuove relazioni.
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Le scuole partecipanti con Apprendisti Ciceroni alle Giornate FAI sono:

Agrigento:
il Liceo classico Empedocle
il Liceo scientifico Leonardo
il Liceo scientifico e delle Scienze Umane Politi
l’Istituto Superiore Nicolò Gallo
l’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini
l’Istituto Comprensivo Esseneto
l’Istituto Comprensivo Anna Frank
Favara:
il Liceo scientifico M. L. King
l’Istituto Comprensivo Bersagliere Urso- Mendola
l’Istituto Comprensivo Brancati

l’Istituto Comprensivo Livatino di Porto Empedocle
l’Istituto Superiore Ernico Fermi di Licata

La Delegazione FAI Agrigento ringrazia: la Prefettura e la Questura di Agrigento, Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, la Fondazione FS e RFI, Fineco, il Comune di Agrigento, il Comune di Favara, la Camera di Commercio di Agrigento, Farm Cultural Park e il Circolo Empedocleo.

 

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