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Stazione Ferroviaria di Sant’Oliva depredata dal rame: due arresti dei Carabinieri

Carabinieri

Nella serata di ieri, a Licata, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri, hanno arrestato in flagranza di reato: Gabriele Calderaro, classe 1982, operaio licatese già noto alle FF.OO., destinatario della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza e Luciano Vecchio, classe 1976, macellaio licatese già noto alle FF.OO, poiché resisi responsabili dei reati di furto aggravato, danneggiamento e combustione illecita di rifiuti in concorso e, per il solo Calderaro, violazione degli obblighi inerenti alla Sorveglianza Speciale di P.S..

In particolare i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Licata, nel corso di servizio di controllo del territorio, coglievano di sorpresa i due licatesi mentre erano intenti a dare alle fiamme la guaina in plastica di cavi in rame adibiti al cablaggio ed al funzionamento della Stazione e della linea ferroviaria, della lunghezza totale di metri 1200 circa, per un peso complessivo di kg. 300. Tale materiale risultava tranciato e sottratto poco prima lungo i binari della stazione ferroviaria ubicata in contrada “Sant’Oliva”, lungo la tratta Canicattì – Gela, da tempo fatta oggetto di numerosi furti di cavi in rame e materiale ferroso.
Pertanto i cavi venivano recuperati, posti sotto sequestro ed affidati a personale autorizzato di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A..
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, venivano accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida.

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