E’ questo il testo della targa commemorativa che sarà scoperta domani 21 settembre in occasione del 27° anniversario dalla morte del giudice Rosario Livatino e che, oltre a ricordare l’omicidio di un martire della Giustizia mantiene il ricordo dell’insano gesto che, pochi mesi fa spezzò la stele eretta sul luogo in cui il servitore dello Stato perse la vita e che, proprio domattina, sarà ricomposta.
La targa, realizzata per volontà dell’ Associazione “Strada degli scrittori” con “Amici del Giudice Livatino”, “Tecnopolis” e Associazione nazionale magistrati, sezione di Agrigento, sarà un monito a ricordare che la violenza della mafia va combattuta in ogni sua manifestazione, anche la più meramente simbolica ma, soprattutto, sarà un modo per non cancellare il ricordo di un gesto che ferì profondamente le coscienze.La Strada degli Scrittori è stata considerata, sin dalla sua denominazione, anche la Strada della Legalità.
Sul sito web ufficiale, realizzato con Anas, un’intera sezione è dedicata ai Luoghi della Legalità. La rituale deposizione della corona di fiori dinnanzi alla stele finalmente riparata, alla presenza delle autorità civili, militari, religiose avverrà alle 12 in località Gasena e sarà preceduta, alle 10.30, da una funzione religiosa in memoria del giudice che sarà celebrata alla chiesa di San Domenico, a Canicattì.