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Italia

Coronavirus, lockdown dal 24 al 6 gennaio nei festivi e prefestivi: c’è il nuovo DPCM

Il nuovo decreto legge 18 dicembre, che va a sostituire quello varato il 3 dicembre, introduce un lockdown parziale e totale durante le feste.

Le misure messe in campo dal Governo – ha esordito il Premier – il sistema a zone, hanno funzionato, tant’é che abbiamo riportato sotto controllo la curva del contagio grazie alla responsabilità dei cittadini, questo meto do ha evitato il lockdown generalizzato che avrebbe danneggiato a lungo e gravemente, per la seconda volta, il nostro tessuto economico e sociale”.

Secondo quanto detto ieri sera dal premier Conte, il Governo, consapevole che durante le festività si sente maggiormente di bisogno di convivialità e di socialità ma che, nello stesso tempo, non ci possiamo permettere di allentare la morsa in quanto siamo riusciti a piegare il virus, ma non a sconfiggerlo, ha adottato una posizione di equilibrio tra strette e deroghe.

Tutta l’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 6 gennaio, ovvero: il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre nonché 1, 2, 3, 5, e 6 gennaio.

Nei rimanenti giorni feriali compresi nel periodo suddetto e quindi nei giorni 28, 29, e 30 dicembre e il 4 gennaio l’Italia sarà zona arancione.

Durante il lockdown saranno consentiti spostamenti, in aggiunta a quelli dovuti a: lavoro, necessità e malattia, di due persone al massimo (che, tuttavia, potranno portare con sé i figli minori di 14 anni) per raggiungere l’abitazione di congiunti non conviventi al fine di festeggiare insieme il Natale.

Le regole da rispettare nei giorni in cui l’Italia è zona rossa ovvero il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, nonché i giorni 1, 2, 3, 5, e 6 gennaio sono le seguenti:

– spostamenti vietati, in comuni diversi e anche all’interno dello stesso comune; giustificati solo per motivi di salute, lavoro o necessità;
– autocertificazione obbligatoria per spostarsi;
– negozi chiusi;
– restano aperti i supermercati e i negozi che vendono beni alimentari o di necessità (edicole, tabacchi, parrucchieri e barbieri, lavanderie);
– bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie chiusi; asporto consentito dalle 5 alle 22; consegna a domicilio sempre consentita;
– consentite le passeggiate vicino alla propria abitazione;
– consentita l’attività fisica vicino alla propria abitazione se effettuata da soli, a distanza di sicurezza e con la mascherina;
– consentito usare la bicicletta vicino alla propria abitazione o per andare a lavoro;
– chiusi musei, mostre, teatri e cinema.

Italia zona arancione nei giorni feriali, ovvero 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio.

Alle restrizioni già note della zona arancione si aggiunge il divieto di spostamento al di fuori del proprio comune a meno che non si tratti di comuni con meno di 5.000 abitanti, la tratta non può superare i 30 chilometri e non ci si può recare nei capoluoghi di provincia.

Le restrizioni sono le seguenti:

– spostamenti consentiti, in seno al proprio comune dalle 5:00 alle 22:00 senza necessità di autocertificazione;
– vietati gli spostamenti in altri comuni o in altre Regioni, a meno che non ricorrano motivi di necessità, lavoro, salute;
– consentiti gli spostamenti in comuni diversi per comprovati motivi, ad es. per usufruire di servizi non presenti all’interno del proprio comune;
– coprifuoco dalle 22:00 alle 05:00 (se non per motivi di salute, lavoro, necessità e con necessità di autocertificazione);
sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio;
– bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie chiuse. Solo asporto fino alle 22:00 con divieto di consumare nei pressi nei locali. Consegna a domicilio sempre consentita,
– centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi con eccezione per i servizi essenziali ivi presenti;
negozi aperti;
– consentite le passeggiate dalle 5:00 alle 22:00;
– consentita l’attività motoria dalle 5:00 alle 22:00;
– consentito l’uso della bicicletta.

Confermata la deroga che consente di poter far visita ai congiunti non conviventi anche nei giorni di zona rossa.

Nel “decreto Natale” sono previsti 635 milioni di euro destinati a ristorare ber e ristoranti che dovranno rimanere serrati dal 24 al 6 gennaio. Questi riceveranno un contributo a fondo perduto pari a quanto già ricevuto in forza del “Decreto Ristori”.

Lilia Alba – SiciliaOnPress

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