fbpx
Economia Osservatorio consumatori

Aggiornamenti sulla carenza di inventario per auto

Il mercato automobilistico sta conoscendo una fase piuttosto delicata a causa della carenza di chip semiconduttori. Molte case di produzione, infatti, hanno deliberatamente scelto di rallentare o sospendere la produzione in via temporanea negli ultimi due anni, come conseguenza della pandemia. Questa decisione è stata presa sulla base della previsione secondo cui la domanda di automobili da parte dei consumatori sarebbe significativamente diminuita e, di conseguenza, gli ordini di chip semiconduttori, che oggi sono fondamentali praticamente in ogni auto per il corretto funzionamento di tutti i dispositivi elettronici, sono sensibilmente diminuiti e così la loro produzione. I livelli di inventario delle automobili hanno raggiunto i livelli più bassi dai tempi della crisi economica globale del 2008 al tramonto del 2021, ma adesso l’attività economica del mercato automobilistico sta lentamente tornando verso i livelli pre-pandemia, anche grazie alle varie soluzioni che le case automobilistiche stanno adottando per ovviare al problema. Nonostante questo, comunque, se cercassi ricambi usati, potresti affidarti ai più affidabili marketplace presenti sul web: per esempio, li puoi trovare qui.

La crisi dell’approvvigionamento è terminata?

La risposta a questa domanda, riassumendo, è negativa. I livelli di inventario hanno continuato a rimanere bassi nel 2022, ma ci sono anche stati degli sviluppi incoraggianti: i segnali indicano che la carenza globale di chip che ha segnato l’industria automobilistica per due anni si sta avvicinando al termine, seppur lentamente, forse anche più di quanto previsto. L’amministratore delegato di Volvo, per esempio, ha recentemente rassicurato, affermando che l’inventario dei semiconduttori è ora tornato a pieno regime. Dal momento che il mercato dei semiconduttori dipende significativamente dalle catene di approvvigionamento globale, il congresso degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge bipartisan per finanziare le società statunitensi che producono chip per computer, in modo da rafforzare la produzione locale di chip e fare meno affidamento alle catene mondiali. Anche sulla base di questo nuovo impulso, le stime hanno mostrato un progressivo miglioramento nella situazione inventariale dei chip nel mercato automobilistico.

Nel frattempo, come migliorare la situazione?

I concessionari di automobili hanno elaborato diverse strategie per cercare di superare questo disagio: per esempio, per superare l’attuale carenza di auto, in molti casi, è stato attivato e rafforzato il sistema del preordine, in modo da rispondere più reattivamente alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori. Per poter sviluppare attività commerciali realmente efficienti, ma anche flessibili e dinamiche al punto da riuscire ad alleviare i disagi derivanti congiunture economiche sfavorevoli come quelle verificatesi nella fase pandemica, le concessionarie dovrebbero puntare su automazione e consolidamento. Con la prima, si può sostituire il lavoro manuale e ottimizzare la produzione, superando ogni capacità umana, ma per ottenere risultati migliori è altrettanto necessario abbinare a questa strategia anche un’intensa attività di consolidamento dei dati. Se ben raccolti e collegati a un hub in grado di elaborare i migliori piani di marketing, infatti, i risultati possono essere anche più soddisfacenti.

Conseguenze e sviluppi sulla crisi di risorse nel settore automotive 

In seguito alla riduzione dei target produttivi, i costruttori hanno dovuto destinare i pochi chip disponibili ai modelli di automobili in grado di garantire profitti maggiori. Con il rallentamento degli assemblaggi, però, si è verificata anche una crescita dei prezzi delle auto nuove. A rendere ulteriormente complicata la situazione, inoltre, ci sono state le attuali crisi globali e in particolare la guerra in Ucraina, che ha prodotto effetti a catena che abbiamo imparare a conoscere anche noi: è diminuita, infatti, anche la domanda di apparecchi dell’elettronica di consumo, dell’industria informatica e di quella medicale, che rappresentano i principali concorrenti del settore automotive. Secondo l’ultimo aggiornamento prodotto dal Global Automotive Outlook, inoltre, la perdita del volume di vendite globale, per l’intero settore automotive, è stimata intorno ai 230 miliardi di euro a causa dei tempi di consegna eccessivamente dilatati e dell’aumento generalizzato dei prezzi di tutte le materie prime. Nonostante le rassicurazioni e i timidi segnali di ripresa, l’onda lunga della crisi dei chip determinerà un calo della produzione mondiale di oltre dieci milioni di veicoli in tre anni, interessando i mercati di Cina, Giappone ed Europa.

Foto di Torsten Dettlaff da Pexels: https://www.pexels.com/it-it/foto/coupe-neri-70912/

Foto di JESHOOTS.com da Pexels: https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-all-interno-del-veicolo-13861/

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.