A decidere il mantenimento del regime domiciliare il Tribunale di Sorveglianza che ha esaminato le relazioni dei medici legali che hanno valutato l’incompatibilità con la detenzione in carcere dell’uomo per le sue gravi patologie.
L’uomo, come si ricorderà, aveva lasciato il carcere per motivi di salute due anni addietro. La vittima, fu ucciso a colpi di martello e di cacciavite a Mondragone, in provincia di Caserta.