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Salute

Alito cattivo e alterazioni intestinali, perché? Ritroviamo equilibrio e freschezza

Respiro pesante? Prima o poi può succedere a tutti. Con alitosi o alito cattivo si indica l’odore sgradevole che si emette durante la respirazione.Si tratta di un disturbo che potrebbe causare imbarazzo e disagio, specie quando siamo in compagnia e parliamo ad altre persone. L’alito cattivo può dipendere da squilibri intestinali. Assumendo integratori di fermenti lattici, possiamo contribuire a equilibrare l’intestino.

Alcune cause dell’alito cattivo

Come possiamo valutare se abbiamo l’alito cattivo? Il modo più semplice è leccare l’interno del polso con la parte posteriore della lingua e aspettare alcuni secondi fino a che la saliva si asciughi. Se l’odore residuo risulta sgradevole, è possibile che lo sia anche il nostro fiato.

Possiamo individuare diverse cause di alitosi. Non è da sottovalutare una probabile correlazione con alterazione delle fisiologiche funzionalità digestive e intestinali. Perché?

La mancata demolizione degli alimenti e il loro ristagno a livello intestinale possono rilasciare composti volatili e maleodoranti, eliminati dai polmoni con la respirazione. Se il nostro organismo non riesce rapidamente a inibire l’azione di queste sostanze, esse sono eliminate attraverso i polmoni tramite la respirazione.

Anche un digiuno prolungato può dare luogo ad alitosi. La masticazione, infatti, contribuisce a portare via le cellule morte presenti nella bocca: digiunando, queste cellule non vengono asportate e formano un sottile strato maleodorante. Altre cause di alitosi?

  • Stress. Alcuni stati psicologici correlati a stress e ansia possono generare problemi di alito pesante. In queste circostanze, infatti, le ghiandole salivari (stimolate dalle fibre nervose) causano la diminuzione della secrezione salivare. La stagnazione della saliva può dunque essere responsabile di una fastidiosa sensazione di alito acido e maleodorante.
  • Fumo. Fumare comporta un aumento della secrezione di acidi nell’apparato digerente, con la produzione di sostanze dall’odore sgradevole.
  • Scarsa salivazione al mattino. Molti di noi lamentano alito cattivo al risveglio. Questa condizione dipende solitamente dalla fisiologica diminuzione del flusso salivare nelle ore notturne. Perché ciò accade? Durante il sonno la bassa secrezione di saliva è importante per evitare frequenti movimenti di deglutizione. Tuttavia, questa secchezza orale priva la bocca di una protezione importante nei confronti dell’alitosi, la saliva, appunto. Quest’ultima deterge i denti rimuovendo residui alimentari, batteri e cellule morte, oltre a tamponare l’acidità eccessiva.

Alito cattivo da disbiosi intestinale: quale nesso?

La disbiosi intestinale è un disequilibrio della microflora batterica intestinale. Ciò può comportare irregolarità intestinali, come ad esempio stipsi o diarrea. Il nostro intestino ospita miliardi di batteri, in costante equilibrio tra loro e con il nostro organismo: questa moltitudine è detta microbiota o microflora intestinale.

La microflora intestinale varia da persona a persona: è possibile affermare che ciascuno di noi possiede una propria “impronta digitale batterica” (fingerprint batterico). La salute intestinale dipende dall’equilibrio fisiologico della microflora, a sua volta fondamentale per il benessere di tutto l’organismo.

Nel caso di alitosi da disbiosi intestinale, viene a mancare il completamento dell’attività digestiva svolta dalla flora batterica intestinale. Come abbiamo visto gli alimenti, non adeguatamente demoliti nei loro nutrienti di base, sono più facilmente soggetti a fermentazioni e ristagni, favorendo l’aumento di gas e tossine dal cattivo odore. Per contrastare l’alitosi sarà importante stimolare le fisiologiche funzioni gastriche e intestinali.

Ecco alcuni accorgimenti da seguire quotidianamente

Per ridurre episodi di disturbi intestinali che potrebbero causare alitosi, ecco cosa fare.

  • Evitare di mangiare cibi che favoriscono la formazione di aria e rallentano la digestione. No dunque a cibi grassi, fritti, dolci elaborati, bibite gassate e alcolici. Sì a carne bianca e pesce magro, pasta e riso in bianco, prediligendo cotture al vapore, al forno, alla piastra con un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo e Parmigiano Reggiano;

  • Introdurre fibre nella dieta, secondo la nostra personale tollerabilità, senza eccedere per non provocare diarrea;

  • Mangiare poco e spesso. Consumiamo piccoli pasti, masticando lentamente, per favorire la digestione;

  • Bere acqua. Un apporto idrico di almeno 1,5 litri al giorno contribuirà all’espulsione di feci morbide, contrastandone il ristagno nell’intestino;
  • Assumiamo probiotici. Si tratta di batteri buoni, in grado di ripristinare la naturale flora batterica intestinale. Se il nostro alito pesante è dovuto a un’alterazione delle funzionalità intestinali, l’azione regolatrice dei probiotici contribuirà a migliorare la situazione locale. Ricordiamo che sulla mucosa intestinale coesistono grandi quantità di differenti specie batteriche, in perfetta interazione con il nostro organismo. Sarà importante assumere prodotti che contengono probiotici in grandi quantità e di specie diverse. Infatti, grazie a questa varietà di quantità e specie, i probiotici agiscono in sinergia e hanno una maggiore probabilità di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.

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