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Regioni ed Enti Locali

Aragona-La Louvière: dopo la sagra della salsiccia si rafforzano i legami sociali, economici e culturali tra le due città

belgio1Si è recentemente conclusa a La Louvière in Belgio la prima sagra della salsiccia aragonese: la “Fete de la salsiccia” che ha rafforzato il già forte legame tra Aragona e La Louvière.

Le due cittadine, infatti, sono gemellate dal 2010. Aragona e La Louvière sono legate da una storia profonda che rimanda alle conquiste economiche di tanti aragonesi che si sono sacrificati e hanno dato la vita nelle miniere di zolfo del Belgio per garantire un miglior tenore di vita ai familiari che spesso rimanevano in Sicilia. La prima “Fete de la salsiccia” ce la siamo fatti raccontare da Sebastiano Greco. Sebastiano è un pensionato originario di Aragona che vive in Belgio da tantissimi anni. Ad Aragona faceva il falegname, in Belgio ha lavorato in siderurgia e metallurgia ed ha fatto il sindacalista di fabbrica.

Impegnato politicamente nell’associazionismo, ho ricoperto diversi mandati nei COMITES Comitato degli Italiani all’Estero, Ente gestito da una legge Italiana e riconosciuto dallo Stato Belga, con i compiti di tutelare i diritti degli Italiani sia dallo stato Italiano che da quello Belga. “Bastianeddru”, come veniva chiamata da ragazzino ad Aragona, oggi continua a dedicarsi all’associazionismo con avvenimenti culturali festivi e viaggi socio culturali in tutte le regioni d’ Italia per “fare scoprire o riscoprire l’Italia ai nostri pensionati” ci racconta al telefono. Sebastiano ha voluto fare redigere un “diario di bordo” della Sagra della salsiccia in Belgio ed è nostro piacere pubblicarlo:

“Venerdì 1 giugno: La fatidica data è arrivata.
Via alla festa, ore 17.30, nella sala dell’ufficio del turismo di La Louvière, Il Sindaco di La Louvière Jacques Gobert, il Sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino, l’assessore Giovanni Graceffa ed una rappresentanza di aragonesi di La Louvière, hanno aperto le festività con l’inaugurazione di una esposizione, dal titolo : “DA UNA ISOLA SUL MARE A UNA ISOLA SULLA TERRA”, composta di 17 pannelli con testi e foto che ritraggono la storia della Sicilia e del Belgio, fino ad narrare la nascita, la storia, la cultura e le tradizioni delle 2 città gemellate.
In seguito la delegazione si è spostata sulla piazza Mansart, sotto un diluvio, fortunatamente protetti dalla maestosa e bella ala di tela che copre quasi tutta la piazza e dopo i discorsi rituali, i due Sindaci, danno il via alla festa della salsiccia tagliando simbolicamente i due nastri dai colori delle bandiere Belga e Italiana.

Entra in scena immediatamente in gruppo folkloristico il Tataratà di La Louvière, gruppo creato da giovani originari di Casteltermini e di Aragona. Al ritmo di tamburi, il fracasso delle spade e il rumore della pioggia che continua a venire giù, la brace di 2 grandi barbecue e pronta. Ordinatamente, la gente si accoda ad una lunghissima fila per gustare la salsiccia fatta da macellai di La Louvière originari di Aragona.
Seguo la fila, assaggio la salsiccia e la trovo molto buona, “niente da invidiare alla salsiccia di Aragona”. Intanto il gruppo folkloristico ha lasciato il posto al grande e bravo “cuntacantastorie” Aragonese, Nino Seviroli, che, accompagnato dalla sua chitarra allieta la festa con canti della tradizione e della cultura popolare Siciliana, nello stesso tempo, la pioggia va e viene come le persone che si accodano per la salsiccia.

Sul palco, si susseguono di volta in volta, artisti locali di origine Italiana, il giovane tenore Luigi Plano, padre di Raffadali e madre di Aragona, si esibisce in un repertorio del bel canto, alle quali, l’ormai fastoso pubblico, nonostante la pioggia, asseconda cantando con lui. In seguito prende la staffetta “Sergio” un giovane cantante che imita alla perfezione Adriano Celentano, a questo punto, la gente, si alza e la festa si trasforma in un ballo in piazza. E tardissimo quando le persone, sazia dalla salsiccia accompagnata dalla ottima Birra Belga e dai buonissimi cannoli del bar Latino, venuto appositamente da Aragona, lascia la piazza fissandosi appuntamento al giorno successivo.

Sabato 2 giugno; sono appena passate le ore 11, che, il gruppo folk del tataratà si esibisce lungo le vie della città, questa volta senza pioggia, segue il gigante Aragonese TOTO’, costruito da artisti aragonesi nel 2015 insieme ai giganti delle altre sei città gemellate con La Louvière nell’occasione dello spettacolo urbano “décrocher la lune”. Intanto sulla piazza Mansart, Nino Seviroli, questa volta nei panni di menestrello, sale sul parco e inizia a intrattenere il pubblico, che, un po’ alla volta incomincia a riempire la piazza. La brace già pronta e l’odore della salsiccia inizia a farsi sentire. Intanto, Antonino Passarello, bravo cantante di origine Aragonese, consigliere comunale della città di Binche, comune limitrofo a La Louvière, si esibisce con alcune canzoni famose Italiane.
Si susseguono tanti altri artisti, naturalmente tutti di origine Siciliana, anche se il repertorio è composto di canzoni Italiane, Siciliane, Napoletane e qualcuna anche in Francese, (questa è l’integrazione).

Intanto, il gigante TOTO’ accompagnato dalla sua consorte MARIA, (ormai diventati familiari ai cittadini Louviéroi) sono arrivati sulla piazza colma all’inverosimile, tutti i posti a sedere sono occupati, i tavoli sono pieni, la gente in piedi una contra l’altra, i tanti bar della piazza e oltre sono pieni zeppi. Gli addetti alle salsicce non riescono più a seguire, per questo motivo i due sindaci, si rimboccano le maniche per portar man forte agli addetti ai lavori.
L’emozione delle persone si leggeva negli occhi, assisto a tantissimi abbracci, persone che non si vedono da anni, amici e parenti con le lacrime agli occhi. Ne sono travolto anch’io, ed é con grande emozione che rivedo, dopo tantissimi anni, un vecchio compagno di scuola elementare, ci assecondiamo in un lungo ricordo di compagni citandoli quasi tutti uno per uno, ricordando anche tutti quelli che non ci sono più, della gentile (nei miei ricordi) insegnante signora Scifo, mentre per lui, la severa insegnante Scifo.

La festa va avanti con l’alternanza fra spettacolo e ballo fino a tardissima notte.
Domenica 3 giugno; raduno lungo la strada pedonale di auto d’epoca Italiane, coadiuvate da oltre 200 vespe, e, al via alla partenza data dai due sindaci percorrono le vie cittadine.
Sulla piazza, riprende lo spettacolo sospeso la notte precedente, la gente inizia nuovamente a invadere la piazza, l’odore della salsiccia si fa nuovamente sentire, nuovi abbracci, gente che piange perché hanno appreso la scomparsa di persone a loro care. Scambi d’indirizzi, numeri di telefono, promesse a rivedersi appuntamenti. Stupisce la presenza di tantissimi giovani, sentirli parlare dei vari quartieri di Aragona, dove abitavano i loro nonni, evocare nomi di persone sentite pronunciare dai loro genitori.

Gli artigiani Aragonesi : Gianfranco Veneziano “artigian forni”- Pendolino “aziende agricole” – Giusy Fiore “autonoleggio” – Michele Mele “fattoria Castello d’Angio’” – Fratelli Latino “Pasticceria la preferita” – Alfonso Zammuto “Trait d’Union”, finiscono le loro scorte. Finisce pure la salsiccia, ne è stata arrostita oltre 1400 kg per gli oltre 12.000 a 15.000 persone che hanno allietato i 3 giorni.

La festa termina verso le ore 23.00, il giorno successivo è lunedì, si riprende a lavorare, appuntamento preso alla seconda edizione nel 2019, con un, viva la festa della SALSICCIA a La Louvière, e un forte ringraziamento a coloro che hanno fortemente voluto questo gemellaggio”.

Sebastiano Greco e Luigi Mula