CBD in Italia e in Europa: ecco cosa dice la legge
Tutto ciò che riguarda la Cannabis è sottoposto da sempre a continue discussioni, che vedono parte della popolazione a favore di una totale legalizzazione, e un’altra parte più restia a concedere la totale libertà. Proprio in tale contesto esistono poi dei sotto temi che riguardano più nello specifico sostanze derivate dalla Cannabis. In particolare, negli ultimi anni si è sentito parlare molto di CBD, o Cannabidiolo, una sostanza derivante appunto dalla Cannabis sativa, la quale però a differenza di altre risulta priva di effetti psicotropi e permette all’organismo di beneficiare di innumerevoli effetti positivi. Anche i più grandi esperti della scienza, grazie alle tante ricerche, hanno potuto confermare i concreti benefici del CBD: per saperne di più visita questa pagina. Tornando, però, a ciò che effettivamente dice la legge a proposito dell’utilizzo di questa sostanza, è importante conoscere le attuali normative in vigore in Italia e in Europa.
Situazione legale del CBD in Europa
Partendo dal contesto più generale dell’Europa, la legalizzazione del Cannabidiolo è un argomento che negli anni è stato molto discusso e che ha visto numerosi cambiamenti. C’è da dire però che di recente sono stati fatti molti passi avanti in merito, tanto da arrivare nel 2019 all’inserimento del CBD nella lista di sostanze considerate novel food, da parte della European Food Safety Authority (EFSA).
Una scelta intrapresa dopo le ultime modifiche messe in atto dall’ONU che, dopo tantissime riflessioni e ricerche, ha ufficialmente eliminato il Cannabidiolo dalla lista delle sostanze ritenute dannose e pericolose per l’organismo umano (tabella IV della convenzione unica degli stupefacenti del 1961). Di conseguenza, il CBD è stato invece inserito nella lista di sostanze con valore terapeutico e con un basso rischio di abuso (tabella III della convenzione unica degli stupefacenti del 1961).
Il tutto ovviamente coadiuvato dal parere degli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), che dopo le tantissime ricerche sulla sostanza, alcune delle quali ancora in corso, hanno confermato le proprietà benefiche del CBD e la possibilità di portare avanti un utilizzo terapeutico della sostanza. In altre parole, nel 2020 si è arrivati alla decisione da parte della Corte di Giustizia Europea di non considerare il CBD una droga, per questo attualmente l’uso di CBD risulta dunque legale nei territori dell’Unione Europea, tenendo però sempre in considerazione che devono comunque essere rispettate le indicazioni prescritte dalle normative.
I prodotti a base di CBD devono infatti avere determinate caratteristiche affinché il loro utilizzo possa essere considerato legale: contenuto massimo di THC non superiore allo 0,2%, la canapa utilizzata deve essere stata coltivata in uno degli Stati Membri dell’UE, la molecola di Cannabidiolo deve necessariamente essere estratta dalla pianta nel suo insieme e non soltanto da una sua parte specifica.
Situazione legale del CBD in Italia
Partendo dunque da ciò che di recente è stato deciso a livello europeo in merito alla legalizzazione del CBD, vediamo quali sono le norme specifiche nel nostro Paese. Per ciò che riguarda l’Italia, infatti, è previsto il rispetto delle decisioni perese in merito dalla Corte Europea. La normativa prettamente italiana, e in particolare la legge 242/16, attualmente regolamenta e autorizza la coltivazione e l’utilizzo della Cannabis Sativa in generale, senza però entrare nello specifico del Cannabidiolo da essa derivato. Per questo, non essendoci nel nostro Paese, una vera e propria regolamentazione in merito all’utilizzo del CBD, si fa riferimento alle norme europee citate in precedenza.
Questo significa dunque che anche in Italia la creazione, la vendita, l’acquisto e il consumo di prodotti a base di CBD è legale, purché vengano rispettate tutte le indicazioni fornite proprio dalle normative a valenza europea. Chi si tratti di integratori, tisane, prodotti per la cura della pelle o cosmetici, è fondamentale il rispetto dei parametri previsti.
Dove acquistare prodotti CBD legalmente
Sia in Italia che negli altri Paesi dell’Unione Europea è dunque possibile acquistare prodotti di vario genere a base di Cannabidiolo, tuttavia, per essere sicuri di portare avanti azioni assolutamente legali e sicure, è importante rivolgersi ai venditori giusti. Sono molteplici i negozi fisici oppure e-commerce che vendono prodotti di questo tipo, primo su tutto Justbob, leader in questo settore e sinonimo di sicurezza, qualità, rispetto delle norme in vigore e ampia scelta.
Rivolgersi a venditori autorizzati e nel pieno rispetto della legge è fondamentale per non rischiare di cadere in azioni illegali e soprattutto per salvaguardare la propria salute. Ricordiamo infatti che l’utilizzo di CBD non è da considerarsi un gioco e che è importante pensare sempre alla propria salute, ancor meglio se con un consulto medico preventivo.