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Politica

Ex stabilimento Italkali di Casteltermini: presentata interrogazione all’Ars

In data 16 febbraio il Deputato Regionale del M5s, Angelo Cambiano, ha presentato una interrogazione riguardante l’ex stabilimento della Italkali presente nel territorio di Casteltermini. Con tale atto si intende chiedere quali iniziative, gli Enti interpellati, intendono assumere al fine di garantire la bonifica e la messa in sicurezza del sito industriale, eventualmente diffidando i soggetti che dovessero risultare proprietari dell’area ad intervenire.

Da svariati anni infatti il sito ex Italkali, che al suo interno reca una preoccupante quantità di amianto e di eternit, versa in una situazione di totale abbandono e degrado, ridotto ormai a discarica abusiva di rifiuti di ogni genere.
Tale fonte di pericolo per la salute pubblica è stata, negli anni, più volte attenzionato dall’Asp di Agrigento, dai tecnici dell’Arpa e del Comune di Casteltermini, risultando, in esito ai diversi sopralluoghi, la preoccupante presenza di liquidi non meglio identificati e di fibre di amianto aerodisperse.

Nella quasi totale incuranza, nell’anno 2017, l’area è stata persino oggetto di un vasto incendio che ha determinato l’immissione di fumi verosimilmente altamente tossici. Il rischio connesso all’aerodispersione delle polveri di amianto riguarda non solo il Comune di Casteltermini, ma anche altri Comuni con lo stesso confinanti che, con la complicità degli agenti atmosferici, vengono continuamente raggiunti dalle stesse. Tanto è vero che appare particolarmente preoccupante l’incidenza delle patologie tumorali tra i Comuni di Casteltermini e Campofranco. “Non bisogna inoltre dimenticare – sottolinea l’On. Cambiano – che a pochi metri da quel sito industriale dovrebbe prima o poi diventare attiva la miniera-museo Cozzo Disi, così come sono presenti attività economiche come piscine e ristoranti. Non è pertanto normale che gli organi competenti non abbiano ancora fatto nulla per bonificare un’area che rappresenta una vera e propria bomba a livello ambientale”.