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Regioni ed Enti Locali

Favara, sversamenti di liquami fognari: la preoccupazione del coordinamento Titano per l’Acqua Pubblica

fogna“Stiamo seguendo con particolare interesse, in questi giorni, quanto sta accadendo a Favara in via delle Musa con notevoli sversamenti di liquami fognari nel sottosuolo e gli eventi che si susseguono incominciano a preoccuparci non poco”.

Lo scrivono in una nota i componenti del coordinamento Titano per l’acqua pubblica, che aggiunge:

“I fatti: alcuni mesi fa, è crollata una condotta fognaria principale ed i liquami fognari di grossa parte della città , tramite questa perdita copiosa, sono andati ad inquinare il sottosuolo, la falda ed il territorio. Fin qui i fatti. Ad oggi si attendono i risultati di analisi richieste all’Arpa, dal Comando dei Carabinieri. Ma adesso occorre fare qualche considerazione. Troppe volte negli ultimi tempi abbiamo assistito o preso atto di fatti uguali o similari a questo, (via Soldato Gallo a Licata, via Nicolò La Valle al villaggio Mosè, via Cavaleri Magazzeni ad Agrigento, adesso in via delle Musa a Favara). Mai una volta il responsabile dell’ inquinamento ha messo in pratica quanto la legge prevede in questi casi: Darne immediata comunicazione. Verificare analiticamente il grado di contaminazione, con il coinvolgimento dell’ Arpa ed entro le 48 ore successive mettere in campo tutte le manovre previste dagli art. 239 e 242 comma 1/2/3, del dlgs. 152 / 06. Ci risulta che sebbene l’evento si sia verificato mesi addietro, a chiamare l’Arpa sia stata adesso e meritevolmente, il Comando locale dei Carabinieri e che adesso si è in attesa dei risultati delle analisi. Orbene, in questo caso dobbiamo alla solerzia delle forze dell’ ordine la difesa dell’ ambiente e la tutela della salute pubblica, ma tutte le altre volte la cosa è passata quasi in silenzio e nella più totale indifferenza. Tutto ciò per dire che, non condividiamo affatto, anzi condanniamo, l’atteggiamento messo in campo da chi ha la responsabilità della gestione del servizio. Il problema non è più che i cittadini pagano per dei servizi che non ricevono adeguatamente. Adesso il problema è che i cittadini pretendono che venga tutelato l’Ambiente e protetta la loro salute”.

“Ma in tutto ciò vi è anche un assurdo: Ad essere personalmente coinvolti ed in maniera pesante sono i Sindaci che hanno la responsabilità primaria di tutelare la salute dei loro concittadini rappresentati. Se un qualsiasi cittadino di un qualsiasi paesino o città, dovesse sporgere denuncia per simili accadimenti, oltre ad essere immediatamente coinvolto il Gestore Unico, sarà chiamato a darne conto anche il Sindaco della realtà cittadina in cui si è verificato l’evento. Hanno i sindaci, che compongono l’Ati Idrico, questa consapevolezza? I cittadini dell’Ambito di Agrigento stanno acquisendo questa coscienza civica. Ma noi ci chiediamo sommessamente : Ma quante altre vie delle Muse ed in maniera non dichiarata vi sono/saranno in tutto l’Ambito? Quanta manutenzione ordinaria e straordinaria è stata effettuata in questi dieci anni alle condotte fognarie? La risposta l’attendiamo adesso dall’ Ati Idrico, perché i cittadini desiderano conoscere qual’ è lo stato del Servizio che deve essere legittimamente reso”, conclude la nota.

foto archivio