Lo riferisce l’associazione ambientalista Mareamico Agrigento, che aggiunge:
“Le acque di vegetazione sono le acque reflue derivanti dalla lavorazione dell’olio di oliva. L’immissione nei torrenti di questi scarti oleosi – che sottraggono ossigeno all’acqua – causano la morte dei pesci. L’attuale normativa prevede che queste acque inquinanti vengano accumulate dentro vasche sigillate e poi inviate presso i depuratori abilitati o versati nei terreni di proprietà, con una modalità ben definita, per non danneggiare l’ambiente“.