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Cultura

Il regista Marco Savatteri seduce Morgantina con Di Nuovo Dea. La storia dei tesori ritrovati

Il regista agrigentino ha messo in scena ieri sera per l’Archeoclub una delle pagine più intricate dell’archeologia internazionale: la battaglia giudiziaria e civile che ha restituito ad Aidone i tesori dell’antichità trafugati a Morgantina. Attori: i cittadini- protagonisti di quella storia. E in prima fila il giudice Silvio Raffiotta. Teatro antico di Morgantina gremito e tanta emozione. La prima di Di Nuovo Dea. La storia dei tesori ritrovati di Marco Savatteri è andata in scena raccogliendo gli applausi dei cittadini e di numerosi turisti in Sicilia. L’opera ideata per Morgantina Rivive , la rassegna organizzata dall’Archeoclub Aidone-Morgantina di cui Savatteri è direttore artistico dal 2022, racconta la storia del ritrovamento dei tesori di Morgantina ed è frutto di un laboratorio teatrale condotto da Savatteri ad Aidone con i cittadini e con alcuni dei protagonisti della battaglia civile che ha portato accompagnato l’inchiesta giudiziaria per la restituzione dei beni archeologici. Un’opera originale ispirata al libro “Caccia ai tesori di Morgantina” di Silvio Raffiotta – il giudice che portò avanti l’inchiesta sui beni trafugati, ospite d’eccezione della prima – che ricostruisce la storia dei tesori, sottratti dai tombaroli e finiti in America attraverso un’organizzazione internazionale specializzata nel traffico illegale di opere dell’antichità. Lo spettacolo coinvolge alcuni dei protagonisti della battaglia civile che ha accompagnato il lungo iter giudiziario per riportare “a casa” le opere, coinvolgendo un’intera comunità.

“La partecipazione del pubblico è stata incredibile – dice Savatteri – La vicenda dei tesori di Morgantina è incredibile e intricata. È una storia a lieto fine ma non finita perché c’è molto da fare per riscoprire il valore del nostro patrimonio culturale e del nostro passato.”
Da febbraio 2023 per ogni mese Marco Savatteri ha lavorato con un gruppo di cittadini volontari aidonesi, portando con sé la sua squadra di docenti e attori, per sperimentare una nuova formula di teatro sociale coordinato dall’Archeoclub.

L’idea di mettere in scena la vera storia di Morgantina ritrovata è nata dalla risposta della cittadinanza. Al primo incontro del corso teatrale Savatteri trova davanti a sé cittadini di tutte le età, ragazzini, adulti, anziani che gli raccontano tanti particolari inediti di quella vicenda. Da qui l’idea di realizzare un’opera originale proprio sulla storia dei tesori di Morgantina e di rendere personaggi e protagonisti in teatro le stesse persone che hanno vissuto e contribuito a scrivere quella storia. Il focus del lavoro teatrale si concentra sul ritrovamento degli Acroliti, sculture in marmo trafugate dai tombaroli nel 1979 e finite in America.
Il giudice Raffiotta, attraverso il suo libro Caccia ai tesori di Morgantina, è l’ispirazione primaria, la radice di tutto il dramma.
Ma durante gli incontri teatrali Savatteri ha ritrovato (e messo letteralmente in scena) anche la signora Lilia Raffiotta, la docente che nel ’94 con i suoi alunni scrisse una lettera al magnate belga-americano che aveva acquistato gli Acroliti. Una lettera finita sui media e che commosse tutti: “Signor Tempelsman siamo gli studenti della scuola media di Aidone (…), Lei forse non sa cosa rappresentano queste due sculture per noi, cioè la testimonianza più preziosa del nostro passato, (…), ci ridia gli Acroliti!”. Con lei sul palco anche uno degli studenti di quella classe: Simone Caristia, oggi poco più che trentenne, che interpreta la parte dell’archeologo.
In scena anche i ricordi di Enza Minoldi, signora di 82 anni, che ha seguito da cittadina l’intricata vicenda e che ha partecipato a tutti gli incontri. E ancora: i racconti di Vincenzo Camiolo, Angelo Drago, Giusy Chiaramonte, Maria Rosa Restivo e Sara Minicleri, componenti dell’Archeoclub, per un totale di 30 artisti di ogni età sul palco, affiancati da nove attori professionisti di Savatteri Produzioni.
Lo spettacolo racchiude il sentimento e la storia di una comunità intera, ricostruendo così gli avvenimenti, ricordando il “curtiglio” della gente che fin dagli anni ‘70 ad Aidone faceva circolare leggende e avventure incredibili su tesori ritrovati, tombaroli esperti e più veloci di Lupin, fughe all’estero fino all’inchiesta giudiziaria che fece diventare il caso di Morgantina famoso nel mondo.
“Una grande scommessa – dice Marco Savatteri – che vuole essere testimonianza per le nuove generazioni. Perché, questo bisogna ammetterlo, a volte i tombaroli, i grandi musei stranieri e le persone di altri continenti hanno dato più valore di noi siciliani ai nostri tesori. E adesso che i reperti hanno fatto ritorno a casa non bisogna cullarsi, né dimenticare il senso di questa incredibile storia vera!”.
La Presidente Archeoclub di Aidone, Maria Calcagno: “Ci auguriamo che sia un anno speciale: per la prima volta raccontiamo la gloria di Morgantina antica attraverso una storia contemporanea, nostra, vissuta e amata da tutti noi aidonesi: una storia che ci rende orgogliosi protagonisti di un amore vero per la Cultura e per le nostre radici”.

Il Cast
Il Giudice: Franco Colombo
Tombarolo pentito: Carmelo Castagna
Tombarolo 2: Lorenzo Calcagno
Tombarolo 3: Filippo Arena
Tombarolo 4: Maurizio Scroppo
Malcolm Bell: Simone Caristia
Sacerdote: Angelo Drago
Gli Studenti:
Greta Azzolina
Mariagiorgia Didio Ciantia
Ludovica Dinamo
Angelo D!Itria
Gabriele D!Itria
Aurora Lombardo
Morena Miccichè
Claudia Randazzo
Popolo di Aidone:
Giusy Chiaramonte
Christian Ferreri
Stefania Rapisarda
Oriana Ristagno
Tiziana Ristagno

con la partecipazione degli attori di Savatteri Produzioni:
Giulia Caci
Ivan Calamia
Emanuele Carlino
Aurora Catalano
Giuseppe Condello
Ilaria Conte
Gioele Incandela
Federica Lo Cascio

e con la partecipazione di Giorgia Flora nel ruolo di Demetra.

Aiuto regia:
Giuseppe Condello – Giulia Caci
Assistente movimenti di scena: Federica Lo Cascio
Costumi: Marianna Guastella e Savatteri Produzioni
Oggetti di scena: Vincenzo Camiolo
Produzione: Archeoclub Aidon

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