Un plauso convinto all’Amministrazione Firetto che ha creduto in questo processo di rispetto per l’ambiente, di recupero di dignità e di ripristino delle regole.
La nostra associazione ha contribuito con dieci propri volontari – tra questi anche l’assessore Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente – a presidiare l’arenile dal Ragno d’Oro e fino a Cannatello dalle 9:00 del mattino e sino al tramonto, supportando la Polizia Locale e le altre Forze dell’Ordine nella loro attività di prevenzione dell’odiosa usanza di piantare le tende e di trasformare le spiagge in campi per sfollati, come purtroppo è successo ancora una volta a Porto Empedocle, a Realmonte, a Marina di Palma ed in tanti altri luoghi che, in nottata ed al mattino seguente, sono inevitabilmente apparsi come vere e proprie discariche zeppe di rifiuti ed escrementi sparsi in ogni dove.
Chi oggi assurdamente critica i provvedimenti assunti dall’Amministrazione Comunale e l’impegno profuso soprattutto dall’assessore Franco Micciché per regalare finalmente agli agrigentini ed ai numerosi turisti un Ferragosto all’insegna della civiltà e del rispetto per l’ambiente, di fatto assevera ciò che da sempre sosteniamo: e cioè che la barbarie praticata a Ferragosto nel corso di questi ultimi venti anni è frutto di una concezione arcaica del divertimento secondo cui questo prende forma e si ottiene solo dando sfogo alle peggiori pulsioni ed abitudini dell’uomo!
La tolleranza degli organi preposti a garantire la tutela del territorio e l’ordine pubblico ha avuto ovviamente la sua parte importante di colpa, in quanto la mancanza di interventi di prevenzione e di repressione ha finito per legittimare nel tempo la degenerazione di quello che, appunto, fino a venti-venticinque anni addietro era stato semplicemente l’innocuo costume di ritrovarsi attorno ad un fuoco per riscaldarsi dopo il bagno a mezzanotte con cui per tradizione si era soliti festeggiare il Ferragosto.
Consideriamo, quindi, un atto di grande responsabilità quello dell’Amministrazione Comunale di Agrigento di provare ad invertire la rotta e ad arginare la maleducazione facendo ricorso a provvedimenti – come ad esempio la ZTL al Viale Le Dune ed il servizio dei bus-navetta – che nelle città turistiche che ai propri cittadini ed ai propri visitatori vogliono offrire servizi di qualità costituiscono l’ordinarietà e che tutti quanti, con gli operatori turistici in testa, dovrebbero apprezzare e anzi richiedere a gran voce.
Siamo consapevoli che questo è stato solo un primo passo e che molto rimane da fare per riportare la situazione alla normalità non solo a San Leone ma anche a Cannatello, a Maddalusa e su tutte le splendide spiagge del nostro litorale, aprendo a tale proposito anche una riflessione condivisa sulle varie forme di divertimento praticabili sull’arenile, a Ferragosto e non solo, e mettendo però definitivamente al bando il campeggio abusivo ed il degrado insopportabile che ne consegue.
Claudia Casa – Presidente Circolo Rabat
© RIPRODUZIONE RISERVATA