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Legge Iacono: 60 milioni di euro per le ferrovie turistiche Siciliane, l’ex deputato Maria Iacono: “dalla Legge 128 risultati concreti”

“E’ di 60 milioni di euro, finanziati tramite il PNRR, la cifra complessiva, prevista dalle Legge 128/2017,  che sarà utilizzata per ridare vita alle ferrovie turistiche della Sicilia e ben 435 milioni di euro  quelli che complessivamente sostengono altre aree del Paese”.


A parlare è l’ex parlamentare del Partito Democratico Maria Iacono, prima firmataria della Legge che porta il suo nome e che ha istituito e regolamentato le ferrovie turistiche in Italia dopo un iter parlamentare iniziato nel 2013.
“La Fondazione FS – continua Iacono – ha avviato i cantieri per l’ammodernamento e l’adeguamento infrastrutturale della Ferrovia dei Templi, meravigliosa linea turistica già riaperta all’esercizio dei treni storici nel 2014 dopo tanti anni di chiusura, e da dove è partito il nostro lavoro per creare una legge a tutela di queste infrastrutture che, in seguito, in tutta Italia, ha permesso di salvare circa 700 km di binari dalla distruzione”.
“Oltre alla ferrovia dei templi – prosegue Iacono – in questi giorni sono stati avviati i cantieri anche sulla Noto – Pachino, chiusa dal 1986. L’auspicio, adesso, è che presto partano i lavori di recupero anche sulla Alcantara – Randazzo. Si concretizza, in tal modo, il disegno più ampio finalizzato alla valorizzazione di queste infrastrutture che per decenni hanno caratterizzato in negativo i territori attraversati, trasformate spesso in discariche pubbliche, e che oggi tornano a nuova vita, apportando enormi benefici all’economia turistica, sconfessando l’assurda teoria dei rami secchi che ha comportato la chiusura di centinaia di chilometri di linee secondarie nel passato”.
“Non posso che esprimere la mia soddisfazione per i risultati concreti ottenuti dalla Legge 128: oggi sono 11 le ferrovie turistiche già operative in tutto il Paese; a bordo dei treni storici e turistici viaggiano oltre 100mila turisti l’anno, con un trend destinato a crescere ulteriormente grazie all’apertura di nuove tratte utilizzando i fondi del PNRR. E a proposito di PNRR – conclude Iacono – auspico che si possano individuare al più presto i fondi per lo studio di una nuova linea tra Agrigento, Sciacca e Trapani per così porre rimedio alla chiusura dell’unico collegamento ferroviario esistente tra le due province dal 1986, che ha penalizzato enormemente lo sviluppo turistico ed economico dei nostri territori.

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