Nei giorni scorsi nella Sala del Collare del Castello Chiaramonte, purtroppo con qualche sedia vuota come ha rimarcato lo stesso avvocato Giuseppe Fanara tra i promotori dell’iniziativa (per cui bisogna intensificare le iniziative per convincere e invitare tutti al vito), si è tenuto un incontro per rimarcare le ragioni del SI e l’importanza di andare a votare. Primo obiettivo il raggiungimento del quorum del 50% +1 degli aventi diritto al voto che, per fortuna in relazione alla normativa regionale, può essere calcolato nel duplice modo: come un referendum normale sul totale degli aventi diritto al voto; o nello specifico sul 50% più uno e dei cittadini residenti nei territori interessati alla rideterminazione dei confini.
Nell’incontro di questa mattina, presenti tra gli altri la sindaca Anna Alba è l’ex consigliere Antonio Palumbo componente dell’allora speciale commissione confini che ha raggiunto l’accordo con le commissioni di Aragona e Agrigento sullo scambio dei Confini, si è parlato della necessità del coinvolgimento di tutti i cittadini di Favara alla votazione, spiegando anche le ragioni per votare Sì.
Su tutti quello di permettere i cittadini di Favara Ovest, adesso agrigentini, a tornare a essere favaresi. Si è chiarito anche che i cittadini di Favara Ovest, essendo residenti ad Agrigento, andranno a votare nel seggio speciale previsto al Palacongressi del villaggio Mosè naturalmente, come in una normale votazione portando la tessera elettorale il documento di identità. A Favara come abbiamo già scritto, sono stati istituiti 5 Seggi, che includono le ufficiali 35 sezioni, nella scuola di via Udine, dove andranno a votare tutti i cittadini di Favara compresi quelli dell’elenco Aire un totale di oltre 35. 000 elettori.
Giuseppe Moscato – SiciliaOnPress