L’uomo, secondo l’accusa avrebbe chiesto dei soldi ai proprietari di quattro negozi del popoloso quartiere, contattandoli nei giorni successivi dicendo di dare loro una protezione. Una storia che avrebbe visto lo stesso Natalello, che ha scontato la pena, affermare presumibilmente che “bisognava fare una colletta per Gerlandino Messina”.
Dopo la condanna della Cassazione, l’uomo ha scontato la pena ai domiciliari a due anni e ora è tornato in libertà.