“In data 15 Settembre 2014, si sentono gli incendiari individuare un escavatore e poi avviene la deflagrazione in diretta con il conseguente incendio del mezzo”.
Disarticolati, con un blitz ordinato nella notte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, i vertici di due mandamenti e di sedici famiglie di “Cosa Nostra” agrigentina.
Si tratta di una delle più grosse operazioni antimafia nell’agrigentino. Dopo il blitz dei militari dell’Arma dei Carabinieri denominato “Operazione Montagna“ che ha disarticolato i mandamenti di Santa Elisabetta e Sciacca e sedici famiglie mafiose della provincia, il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi stamani nel corso di una conferenza
V.&F. Group srl di Agrigento, Mg Giochi di Cammarata, il centro scommesse “GoldBet” di corso Umberto I a Casteltermini e LI.Ve.Ca. srl con sede a Racalmuto.
C’è anche il giovane Francesco Fragapane di Santa Elisabetta fra gli arrestati nell’ambito del blitz antimafia denominato “Operazione Montagna” condotto dai militari dell’Arma dei Carabinieri nell’agrigentino.
Emergono i primi particolari nell’ambito del blitz antimafia denominata “Operazione Montagna” eseguita dai militari dell’Arma dei Carabinieri che ha portato a cinquantasei ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti dei vertici dei mandamenti e delle famiglie mafiose di “Cosa Nostra” agrigentina.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno eseguito cinquantasei ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti dei vertici dei mandamenti e delle famiglie mafiose di “Cosa Nostra” agrigentina.