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Un argento Mondiale targato Sicilia: l’ottimo risultato della Nazionale di Poker

poker1Se l’Italia del tanto blasonato calcio ha fatto soffrire i propri tifosi mancando in maniera clamorosa la qualificazione ai prossimi mondiali di Russia, ben altre soddisfazioni arrivano dagli sport cosiddetti “minori”, dove impegno e dedizione la fanno da padrona.

Gli ultimi a portare a casa un risultato assolutamente eccellente sono stati i sei componenti della Nazionale Italiana di Poker, che ai Mondiali di match poker (unico gioco di carte assieme al bridge a essere considerato “sport”) tenutisi a Oxford, sono riusciti a chiudere con un meritato secondo posto. La Nazionale, composta peraltro da ben quattro giocatori siciliani su sei, ha ceduto infatti solo in finale alla super-favorita Irlanda, agguantando così la medaglia d’argento, un gradino sopra Spagna e Inghilterra.

Quattro siciliani, si diceva, di cui un agrigentino doc, ossia l’architetto Giuseppe Grimaldi, che in compagnia di Mario Sfameni di Milazzo, Massimo Majolino di Messina, Antonio Parlavecchio di Barcellona Pozzo di Gotto, Silvio Pizzarello di Trieste e il capitano Isodoro Alampi di Reggio Calabria, hanno saputo tenere testa a giocatori professionisti di livello internazionale.

Peraltro, il sistema di gioco introdotto dal Gaisf (Global Association of International Sports Federations), ente mondiale a cui fa riferimento anche il Coni, ha eliminato la componente della fortuna, mettendo così ancora più in risalto le abilità dei singoli giocatori, regalando dunque un ulteriore motivo di soddisfazione ai nostri “eroi”, che si sono guadagnati sul campo, o meglio sul tavolo, questo invidiabile risultato.

A descrivere le forti emozioni provate durante la competizione è Mario Sfameni, farmacista di Milazzo con la passione per il poker, che racconta: «E’ stata un’esperienza fantastica e servirà per il lancio del Campionato Italiano nel 2018. La Federazione Italiana Gioco Poker ha l’obiettivo di avere per il 2020 un campionato nazionale con una struttura simile a quella del calcio. Dalle squadre della futura serie “A” il selezionatore creerà la Nazionale che disputerà il campionato Europeo e quello Mondiale. Il progetto è sicuramente ambizioso perché l’obiettivo è la futura partecipazione alle Olimpiadi. Sognare si può».

Un progetto che, dunque, non si ferma qui, ma che intende anzi portare ancora più in alto il nome dell’Italia in questa disciplina, lavorando sulla possibilità di far crescere una Nazionale di veri e propri professionisti, pronti a prendere parte anche alle Olimpiadi.

D’altronde, l’ottimo risultato ottenuto dagli azzurri ai mondiali tenutisi in Gran Bretagna è solo un primo frutto della crescente passione del nostro paese per i giochi di carte e di strategia, come il poker appunto, ma anche il bridge o il blackjack, che, praticati in maniera sana sia dal vivo che on line, possono rappresentare un valido allenamento per il nostro cervello, dovendo scegliere le azioni e le strategie migliori sulla base delle carte ricevute.
L’utilizzo della logica ai fini del gioco, secondo gli esperti, può essere infatti un ottimo training per la mente, tanto da ridurre in alcuni casi i sintomi della depressione e gli stati d’ansia.

Che si giochi per passione, per competizione o per semplice diletto, dunque, anche il tavolo può regalare piccole e grandi soddisfazioni, forse senza il clamore di altri tornei ma con la sana voglia di mettersi in gioco unendo divertimento e voglia di vincere, proprio come la nostra Nazionale di Poker ci ha insegnato a fare.