fbpx
Regioni ed Enti Locali

Protezione al testimone di giustizia Cutrò: parlamentari del M5s dal Prefetto – VIDEO

cutro-m5sGuidati dal senatore Mario Michele Giarrusso (in foto copertina), una delegazione di parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle è stata ricevuta dal Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, al quale è stato consegnato un documento per chiedere un nuovo esame della posizione dell’imprenditore agrigentino e testimone di giustizia Ignazio Cutrò (in foto a sinistra) che si è visto revocare il servizio di scorta a tutela della famiglia.

Abbiamo avuto un’ampia disponibilità da parte del Prefetto di Agrigento – sottolinea il senatore pentastellato -. Questa disponibilità si è dimostrata anche nell’incontro. Auspichiamo che il testimone di giustizia Cutrò possa avere la massima protezione possibile“.

Una decisione – spigano nella lettera consegnata al Prefetto i parlamentari del M5s – che suscita forti perplessità ed ha suscitato non poche critiche in considerazione di quanto accaduto il 22 gennaio 2018, ovvero soltanto pochi mesi fa, quando i carabinieri del comando provinciale di Agrigento hanno eseguito sul territorio agrigentino 57 ordinanze di custodia cautelare, di cui 3 nei confronti di persone residenti nel comune della famiglia Cutrò, firmate dal Gip Filippo Serio del Tribunale di Palermo, richieste dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo denominata montagna. Le accuse contestate sono, a vario titolo, associazione mafiosa, traffico di droga, truffa, estorsione e un’ipotesi di voto di scambio che ha coinvolto esponenti dell’ambiente imprenditoriale e politico. Tale operazione, disarticolando i mandamenti di Santa Elisabetta e sedici famiglie mafiose della provincia, ha sicuramente inferto un duro colpo alla “mafia agrigentina”, ma nello stesso tempo mostra quanto organizzati e pericolosi siano i clan operanti su quel territorio. Pericolosità che interessa indubbiamente anche la famiglia Cutrò, specie se dalle intercettazioni degli indagati, vengono fuori frasi inquietanti come queste: “basta aspettare, aspettare che lo Stato si stanchi, che le Istituzioni non si occupino più di lui, della sua tutela”. Queste frasi fanno ben comprendere quanto scomoda sia per la mafia la presenza di un imprenditore coraggioso, o “forse semplicemente” ligio alle Istituzioni e alle sue regole, e molto attivo a contrastare la criminalità organizzata, tanto da ipotizzare un terribile scenario qualora lo Stato decidesse di non tenere alta l’asticella della protezione“.

Abbiamo specificato al Prefetto – afferma Giarrusso – che siamo vicini sia a Cutrò come testimone di giustizia, sia alla Prefettura, in prima linea per il territorio agrigentino. Supporteremo il Prefetto di Agrigento nelle decisioni che dovrà assumere in questo caso“.

Un messaggio a chi ha denunciato il racket? “Noi – dice il senatore pentastellato – diciamo ai cittadini che hanno il coraggio di denunciare i mafiosi, che noi saremo al loro fianco a tutti i livelli. Sono qui con noi tutti i parlamentari e i deputati regionali ed europei. Siamo a fianco dei cittadini che denunciano e non saranno soli in questa battaglia. Chi testimonia contro la mafia diventa un nostro fratello“.

Presenti all’incontro anche i deputati agrigentini Filippo Perconti, bivonese come il testimone di giustizia Cutrò, Michele Sodano e Rosalba Cimino. All’incontro hanno altresì partecipato i Sindaci del Movimento 5 Stelle di Porto Empedocle e Favara, Ida Carmina e Anna Alba.

La nostra richiesta – afferma il parlamentare Filippo Percontiè quella di mantenere la scorta a Ignazio Cutrò e alla sua famiglia“.

Vogliamo essere accanto – dice invece il deputato Michele Sodanoa chi denuncia la Mafia. Vogliamo chiedere di dare il massimo supporto a chi è testimone di giustizia come Cutrò. Dobbiamo abbandonare il cattivo costume dell’omertà per ribellarci al sistema mafioso“.

(Guarda le videointerviste)