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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, questione “netturbini”: sindacati sul piede di guerra

Rifiuti“Apprendiamo le dichiarazione dell’assessore Fontana sui possibili licenziamenti dei netturbini in esubero nel Comune di Agrigento”.

Lo dichiara il segretario provinciale della Cisl, Maurizio Saia, che aggiunge:

“È necessario precisare che la Cisl e la Fit Cisl hanno da sempre avuto una posizione coerente e chiara ed hanno firmato insieme alle altre organizzazioni un accordo sulla mobilità interna del personale impiegato nei comuni facenti parte della Srr al fine di scongiurare il rischio licenziamento. Per la Cisl il problema non esiste, infatti i comuni della Srr Agrigento Est hanno già fatto formale richiesta per circa 45 unità. Tale atto permetterebbe al comune di Agrigento di raggiungere la soglia delle 105 unita’ previste e il conseguente avvio della raccolta differenziata entro la fine dell’estate”.

“Inoltre, entro il 31 dicembre, altre 9 unità saranno collocate in pensione. Noi non apparteniamo a coloro che vogliono fare “melina” e l’assessore farebbe bene a fare nomi e cognomi, indicando gli eventuali responsabili dei rallentamenti. La Cisl lavora per la salvaguardia dei posti di lavoro ed il completamento dell’orario di chi oggi nel settore ha l’orario ridotto. I continui incontri ed i proclami pubblici servono solo a creare confusione ed insicurezza tra i lavoratori. Per noi i tempi sono maturi per avviare la mobilità interna,nella considerazione che i comuni che fanno richiesta di personale non possono aspettare ancora per molto e quindi, dovranno provvedere al reperimento del personale. Ovviamente, non è possibile realizzare nuove assunzioni poiché minerebbero la sicurezza del posto di lavoro di tanti padri di famiglia”.
“Invitiamo, pertanto, tutti – conclude Saia – ad esercitare il proprio ruolo con responsabilità, ad iniziare dai comuni che hanno l’obbligo di verificare gli elenchi del personale impiegato dalle imprese a garanzia degli stessi lavoratori e dei cittadini che non possono più sopportare i costi del servizio”.

Sul caso dei netturbini è intervenuta anche la Uil di Agrigento con Gero Aquisto e Nino Stella: “Da anni la Uil provinciale ha seguito la vicenda degli operatori ecologici che espletano il servizio nel cantiere di Agrigento in tutte le fasi e fino ad oggi nessun operatore è stato licenziato nel rispetto di un quadro normativo e di tutele occupazionali che la Uil ha difeso con forza e ha garantito ai lavoratori. Adesso restiamo sbigottiti dai continui sbalzi umorali dell’Assessore all’ambiente, che ancora una volta vuole creare un clima di tensione nei confronti dei lavoratori che non giova a nessuno, agitando lo spettro di riduzioni di personale. Gli incontri degli ultimi mesi all’interno della SRR avevano evidenziato le problematiche e la Uil aveva trovato le soluzioni in un clima di dialogo e di ragionevolezza, mettendo in chiaro che nessun lavoratore sarebbe stato licenziato.
I due sindacalisti entrano nel merito della vicenda spiegando a Fontana che fa confusione sulla dotazione organica di tutta la srr, dicendo anche cose inesatte sul numero degli addetti e sulle assunzioni che non sono state fatte nel cantiere di Agrigento. Infatti il numero degli operatori che era di 174 unità a oggi nel giugno 2017 è il seguente: 91 lavoratori full time, 43 part-time a 4 ore e i 23 della Srr full-time che hanno a oggi un contenzioso in corso al Tar. Per questi ultimi lavoratori nel nuovo piano finanziario tari 2017 approvato dal consiglio comunale sono stati inseriti 868 mila euro. Per questo il numero di 105 operatori che è uscito fuori dagli incontri tra i dirigenti della Srr e l’Assessore Fontana, non è stato concordato con le organizzazioni sindacali. Anzi, noi la contestiamo decisamente in quanto il numero degli addetti all’igiene ambientale deve essere concertata nei tavoli istituzionali attraverso trattativa sindacale come prevede la legge vigente e le circolari emanate dall’Assessorato regionale all’energia. Troviamo le dichiarazioni dell’Assessore Fontana inaccettabili, anche alla luce degli incontri che abbiamo avuto in sede di srr dove lo stesso Assessore ha parlato più volte di ridurre il servizio di spazzamento nella città di Agrigento per razionalizzare i costi. A questo punto ci chiediamo, ma Fontana dove vive? In questi due anni cosa ha portato di buono per i cittadini? Vogliamo ricordare al super tecnico che Agrigento in questi due anni è più sporca e la sua gestione è stata fallimentare. Prova ne sia il disastro sulla differenziata da parte dell’amministrazione Firetto, come abbiamo sottolineato più volte. L’amministrazione cittadina non ha rispettato e dato seguito alle direttive comunitarie, nazionali e regionali che hanno spinto gli amministratori dei comuni viciniori, (Porto empedocle, Realmonte, Siculiana e Favara) per citarne alcuni, raggiungere in poco tempo i parametri previsti del 65%, invece Agrigento con il disastro Fontanelle raggiunge appena il 22% nel quartiere satellite e il 7% in tutta la città. Quindi l’amministrazione deve pagare sanzioni notevoli, il cittadino viene penalizzato e caricato nei costi in bolletta per un’organizzazione fatiscente e improduttiva, i residenti di Fontanelle in buona parte buttano i rifiuti in altre zone della città. Come del resto come denunciano le stesse ditte dell’Ati, cittadini di comuni vicini utilizzano Agrigento come un immondezzaio, ci chiediamo le colpe se non di Fontana a chi sono ascrivibili?
Estendere in maniera corretta tutta la differenziata nella città da Giardina Gallotti a Villaggio Mosè porterebbe a un risparmio di 2.5 milioni di euro, più il comune farebbe utili dalla vendita del multimateriale. Ecco perché invece di licenziare il personale dell’igiene ambientale, il principale responsabile di questo fallimento è proprio l’Assessore Fontana, in due anni i risultati che ha prodotto sono un disastro totale che ha portato solo scontenti tra i cittadini, per questo la Uil provinciale chiede le dimissioni dell’Assessore Fontana, perché a questo punto ha fallito e creato solo sconquassi e chiediamo un intervento formale del Sindaco Firetto che fino adesso è stato un fantasma in tutta questa vicenda, troppo distratto con eventi culturali e distratto sul servizio e la gestione dei rifiuti come ogni agrigentino può facilmente verificare. La Uil,- concludono Acquisto e Stella- non ha cambiato mai la linea certamente è favorevole alle innovazioni e all’efficientazione del servizio di gestione ambientale, ma non permetterà eventuali tagli o licenziamenti del personale,perché i fallimenti politici non possono nascondersi o ricadere sui lavoratori.”

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