Il processo, che si sta svolgendo con il rito abbreviato davanti al gup Alfonso Malato, ha visto le dichiarazioni del giovane imputato che ha chiarito di essere tornato successivamente al pub per accompagnare un amico ubriaco e non per vendetta. “Non sono andato appositamente a prendere l’auto dove c’era il coltello. E’ stata una casualità”, ha detto il 34enne che ha risposto alle domande del pm e dell’avvocato di parte civile.
“Sono stato aggredito da sei persone e c’è stata una colluttazione; ho aperto il cofano perchè cercavo un cric dell’auto da brandire per spaventarlo”. Dopo le dichiarazioni il pm ha chiesto la trasmissione degli atti in Procura per l’accusa di “falsa testimonianza” dopo le dichiarazioni rilasciate nell’immediatezza.
Prossima udienza l’11 maggio.