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“Caso” Aldo Moro: l’attore agrigentino Gaetano Aronica protagonista del programma “M” di Michele Santoro

m-michele-santoroA quarant’anni esatti dalla morte di Aldo Moro, l’attore agrigentino Gaetano Aronica (in foto) è stato protagonista della nuova trasmissione del giornalista Michele Santoro in onda su Rai 3. 

“M” è la trasmissione che ripropone con una inedita ricostruzione il “caso” Aldo Moro. Un docu-dramma in forma di fiction con il teatro in diretta e l’approfondimento giornalistico. La puntata di ieri, oltre ad essere incentrata alla figura di Giulio Andreotti, vissuta nell’interpretazione dell’attore Remo Girone, è stata anche occasione per apprezzare la figura di Aldo Moro magistralmente vissuta tramite l’agrigentino Gaetano Aronica.

Assoluto protagonista delle quattro puntate (prossimo appuntamento giovedì 17 maggio ndr), è stato, e sarà il noto attore agrigentino che rappresenta la figura del presidente della Democrazia Cristiana in una veste inedita e forse mai vista. Un “assaggio” che ieri ha, ad esempio, mostrato la figura di Moro durante la prigionia con una barba incolta. Particolari studiati e apprezzati dal pubblico che ha saputo cogliere tutte le sfaccettature di una storia passata ma sempre attuale.

“Quest’anno – sottolinea Gaetano Aronica – non è la prima volta che incontro Santoro, direttamente o indirettamente. Di recente ho infatti girato il film “A testa alta, liberi sognatori” sulla vita di Libero Grassi, che ebbe un importante incontro con Michele Santoro in una puntata di Samarcanda destinata a restare nella storia. L’emozione è stata grandissima, a volte penso che mi debba scoppiare il cuore, credo che ci sia una sorta di predestinazione, qualcosa che nella vita va per come deve andare“.

gaetano aronicaPer una persona come me – continua Aronica –, con il mio background giurgintano che non ho mai rinnegato, anzi, che per me è stato sempre motivo d’orgoglio, con la mia storia familiare (casa mia era avvolta letteralmente nei libri, ne eravamo sommersi), per una persona come me, interpretare ed essere riconosciuto non solo in Sicilia, come l’attore che ha dato il volto e la voce, direi in una sorta di trance interpretativa, a Paolo Borsellino, è un sogno che si realizza in pieno, una soddisfazione che riempie tutto me stesso. C’è chi sogna il denaro, chi la Ferrari, chi di essere come Buffon, io sogno la storia, e vivo meglio nella fantasia che nella realtà, con la quale ho diversi problemi“.

Dopo Borsellino… ALDO MORO!!!!!!!!! Ieri ho pregato molto, ho avuto paura e poi coraggio, e questo 8 maggio non lo dimenticherò più. Come se non bastasse, ad Agrigento, fra qualche giorno, debutta Luna Pazza, uno spettacolo al quale sono particolarmente affezionato, intanto perché l’ho scritto, e poi per il calore, l’entusiasmo e l’amore ricevuto dalle persone con le quali ho lavorato e che ringrazio dal primo all’ultimo“.

Nelle prossime puntate di “M” il racconto porterà a conoscenza del pubblico elementi assolutamente inediti, in queste ore al vaglio della Procura di Roma che sta valutando nuovi elementi emersi nel corso delle indagini disposte nell’ambito della Commissione d’inchiesta sul caso Moro. In studio, da Michele Santoro, si rivivranno i 55 giorni del sequestro come se la vicenda si stesse svolgendo in tempo reale e al pubblico a casa verrà chiesto di interagire per misurare come è mutata la sensibilità rispetto ai temi che allora divisero l’opinione pubblica.