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Cultura Italia

Cultura e innovazione, “cheFare”: 150 mila euro per startup e associazioni

cheFareContrastare la sfiducia e la mancanza di prospettive nel campo culturale e cercare nuove formule a sostegno del mondo della cultura e insieme delle imprese innovative.

È questo l’obiettivo principale del bando cheFare che mette in palio 3 premi da 50 mila euro per startup, associazioni, enti, cooperative e aziende per promuover la propria idea culturale e di innovazione sociale.
Il bando scadrà il prossimo 1° luglio e sarà articolato nelle seguenti fasi:

– entro il 1° luglio candidatura progetti da far pervenire a cheFare

– entro il 15 luglio avverrà la selezione fino a un massimo di 40 Progetti con pubblicazione delle schede dei Progetti Selezionati sul sito entro il 9 settembre;

– dal 9 settembre al 5 novembre, dopo apposita registrazione sul Sito, gli utenti voteranno i Progetti Selezionati che ritengono migliori;

– tra il 27 novembre e il 13 dicembre saranno presi in esame i 10 Progetti più votati dal pubblico e la giuria del bando selezionerà i 3 Progetti Vincitori, a ognuno dei quali sarà riconosciuto un contributo pari a 50.000 euro.

Possono partecipare al bando progetti attinenti la cultura umanistica generalmente intesa: letteratura, musica, teatro, danza, pittura, cinema, video, fotografia, arti plastiche, performing arts, editoria, filosofia, pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia. Ogni Progetto occorre sia connotato, in tutto o in parte, dalle seguenti caratteristiche:

A. promuovere la collaborazione. Attivare e incrementare la capacità di relazione e interazione con soggetti terzi attraverso la costruzione di reti territoriali e reti on-line;

B. ricercare forme innovative di progettazione, produzione, distribuzione e fruizione della cultura;

C. essere scalabile e riproducibile. I progetti devono ambire a un ulteriore sviluppo dimensionale e/o alla replicabilità in condizioni e ambiti differenti;

D. essere economicamente sostenibili nel tempo. La sostenibilità economica, oltre a riferirsi al grado di equità sociale del Progetto, deve garantire la possibilità dello stesso di mantenersi attivo ed efficiente in un arco di tempo limitato e definito;

E. promuovere l’equità economica e contrattuale dei lavoratori impiegati, con particolare riferimento alle tipologie di contratti che si vorrebbero attivare nella realizzazione dei Progetti Vincitori del Bando “cheFare”;

F. avere un impatto sociale territoriale positivo: attraverso le attività del Progetto, promuovere la coesione sociale nei territori e nelle comunità di riferimento, favorire l’accesso alla cultura e ai saperi e facilitare la fruibilità dei prodotti culturali da parte della collettività;

G. verrà valutato positivamente il ricorso a ogni strategia di progettazione, produzione, gestione, distribuzione dei contenuti che inquadri la cultura come bene comune (tecnologie hardware e software opensource e freesoftware, impiego di licenze Creative Commons, etc).

H. capacità di coinvolgere le comunità di riferimento e i destinatari del Progetto nella comunicazione delle proprie attività.

Il bando è consultabile a questo link e per ogni ulteriore informazione potete visitare il sito cheFare.

Luigi Mula
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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