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Elezioni amministrative, urne aperte: ecco i comuni agrigentini interessati al voto

banner elezioniUrne aperte dalle 7 di stamani per eleggere i sindaci e rinnovare i consigli comunali di 763 comuni in Italia. Un “test” soprattutto dopo il voto politico dello scorso 4 marzo, che vedrà interessati al voto circa 6,7 milioni di italiani.

Un test che riguarda anche alcuni comuni dell’agrigentino: Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, Sant’Angelo Muxaro, San Giovanni Gemini e Santo Stefano di Quisquina.

Le elezioni comunali di domani si svolgeranno in un giorno solo e i seggi saranno aperti fino alle 23: per i comuni sopra i 15mila abitanti è previsto un eventuale turno di ballottaggio, che si terrà il prossimo 24 giugno.

Per votare occorre esibire al seggio elettorale di appartenenza un documento d’identità in corso di validità e la tessera elettorale.

Il sistema elettorale e la modalità di voto cambiano se i Comuni hanno più o meno di 15 mila abitanti.  Nel primo caso si applica un sistema elettorale maggioritario a doppio turno; in quelli con popolazione pari o inferiore ai 15 mila abitanti si utilizza il maggioritario a turno unico.

Nei Comuni con più di 15 mila abitanti viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene almeno il 50% più uno dei voti. Nell’ipotesi in cui alcun candidato raggiunga la maggioranza assoluta, è previsto il turno di ballottaggio tra i due più votati. L’elettore può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, e in questo caso il voto viene attribuito solo a lui; tracciare un segno solo su una delle liste collegate o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate. In questi ultimi due casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri collegata. Previsto anche il “voto disgiunto”, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata. In questo modo il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

Nei Comuni con meno di 15 mila abitanti non è previsto il ballottaggio al secondo turno, quindi è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. I cittadini al seggio potranno tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata. In tutti questi casi il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. Nel maggioritario a turno unico non è previsto il voto disgiunto.