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Editoriali

Fumata bianca per il Consiglio Comunale di Agrigento: ora si pensi alle indennità

agrigento_aula_consiliarePrimo giorno di scuola per alcuni dei nuovi 30 inquilini di Aula Sollano che ieri hanno dato il via ufficialmente alla nuova amministrazione comunale di Agrigento. Fra volti emozionati e qualche “veterano”, i consiglieri si sono subito messi a lavoro consegnando alla città la piena operatività del Consiglio.

Infatti, come già ampiamente anticipato dalle nostre colonne, il civico consesso agrigentino alla prima votazione ha eletto Daniela Catalano (Ncd) quale presidente del Consiglio Comunale. Dopo la sua elezione, “fumata bianca” anche per i due vice, Raffaele Sanzo e Giuseppe Urso.
Creato l’ufficio di presidenza, la seduta è stata aggiornata a mercoledì 8 luglio. Una data nella quale i consiglieri saranno chiamati a votare per la composizione delle commissioni consiliari. Sì, proprio loro, quelle odiate e discusse commissioni che hanno causato l’implosione del precedente consiglio dopo lo scandalo “gettonopoli”.
Ed è proprio sulle commissioni che ruota la credibilità di un Consiglio Comunale che negli intenti ha cercato di lanciare agli occhi dell’opinione pubblica un messaggio chiaro e forte: “rottura con il passato”.
Ma se nella seduta di ieri nessun cenno è stato fatto a quello scandalo, se non nelle parole del consigliere Giovanni Civiltà che ha tentato di ribadire la serietà ed il lavoro svolto da molti dei suoi precedenti “colleghi”, è pur vero che al minimo cenno sul tanto agognato tema delle indennità, subito si è cercato di rimandare ad altra occasione la discussione. È il consigliere Marcello La Scala del Movimento 5 Stelle, che nel suo intervento ha voluto mantenere alta l’attenzione sui costi della politica con particolare riferimento ai gettoni di presenza per le sedute delle commissioni; monito accompagnato anche da una più generale richiesta di rispetto per le casse comunali sulle indennità spettanti all’amministrazione attiva.

Al di là della opportunità di discutere di un tema così importante e delicato nella seduta inaugurale, è bene sottolineare come la gente, il popolo agrigentino, ha voglia di un riscatto che passi attraverso un maggiore rispetto verso quelle famiglie e quei cittadini vessati da anni di mala amministrazione.
È questo il “vero” segnale tangibile che questo Consiglio Comunale può dare. Mettere da subito all’Ordine del Giorno un punto che modifichi i regolamenti comunali sui gettoni e sulle indennità spettanti, è un primo passo verso la “riabilitazione” di una sana politica che guardi all’interesse collettivo piuttosto che a quello personale.

Per carità, non vogliamo scadere in una demagogia; è giusto che chi lavora venga pagato e percepisca il “giusto”, ma al di là di facili bersagli questa nuova amministrazione è bene che faccia subito il proprio lavoro, ricordando la carica onoraria dei senatori dell’antica Roma.

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