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Regioni ed Enti Locali

Incontro regionale per aiutare le famiglie di Ravanusa

L’Osservatorio Regionale della Condizione Abitativa discute di come aiutare le famiglie vittime dello scoppio della rete del gas metano a Ravanusa.
Si è riunita presso l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità l’ORCA (Osservatorio Regionale della Condizione Abitativa) composta dai Presidenti e Commissari Straordinari degli Istituti Autonomi per le case Popolari della Sicilia, ANCI Sicilia e le OO.SS. degli inquilini SUNIA Cgil SICET-UNIAT-ASSOCASA.
La riunione è stata presieduta dell’On. Falcone, assessore alle infrastrutture e dal Dr. Foti capo di gabinetto.
Il SUNIA era rappresentato dall’Avv. Andrea Carnabucci di Agrigento.
Poiché l’ordine del giorno prevedeva “contributo affitti per le famiglie colpite dal fenomeno esplosivo nel comune di Ravanusa” era presente Carmelo Avarello, Segretario della CGIL di Ravanusa.
L’Assessore Falcone ha comunicato ai presenti che per l’anno 2020 arriveranno alla Regione Sicilia circa 16 milioni di euro quale contributo affitto per le famiglie bisognose che varierà da 300 a 800 euro a famiglia.
Le domande si potranno presentare da 21 Febbraio 2022 ai Comuni Siciliani.
La Cgil con il Segretario Avarello ha chiesto in che modo si potrà venire incontro alle famiglie di Ravanusa colpite dal triste evento. L’Assessore si è impegnato a chiedere un’anticipazione di 200 mila euro dal fondo nazionale al competente ministero, nelle more trovare altre risorse tra le pieghe del bilancio regionale.
I Presidenti degli IACP hanno stigmatizzato che parecchi sono gli indebiti degli inquilini che non riescono a recuperare in quanto non abbienti (morosità incolpevole). Gli stessi hanno sollecitato una norma da condividere per cercare una soluzione al problema.
Infine l’Avv. Andrea Carnabucci del SUNIA provinciale e Giusi Milazzo, Segretario Regionale del SUNIA, hanno evidenziato la necessità della creazione di una carta dei servizi per gli utenti IACP, nonché la ricerca nel territorio siciliano degli immobili in disuso di proprietà dei Comuni, Province e ASL per destinazione abitativa e anche quelli confiscati alla mafia. La riunione si è conclusa con l’impegno di rivedersi e fare il punto della situazione.

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