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Lampedusa, prosegue il progetto LNDC Animal Protection: altri 80 gatti sterilizzati

Dopo la prima fase dedicata specialmente ai cani, continua l’intervento di LNDC Animal Protection sul territorio di Lampedusa per la sterilizzazione dei numerosi gatti. Grazie alla preziosa collaborazione delle attiviste della delegazione LNDC presente sull’isola e delle Sezioni LNDC di Alcamo e di Varese, l’associazione sta provvedendo in questi giorni alla cattura e sterilizzazione dei tanti mici che popolano la bellissima isola.

Nel giro di pochi giorni sono già state effettuate circa 80 sterilizzazioni, ma le operazioni non si sono ancora concluse e si prevede che il numero sarà sensibilmente più alto al termine di questa iniziativa. I gatti vengono prelevati dalle volontarie LNDC, portati presso i veterinari messi a disposizione dalla sede nazionale di LNDC Animal Protection e si procede con l’intervento di sterilizzazione. Dopo un giorno di degenza, i mici vengono riportati nell’esatto punto da cui sono stati prelevati, affinché non perdano i propri punti di riferimento, e successivamente monitorati per verificare che non abbiano problemi post-operatori.

“Purtroppo, ci sono ancora molte zone del Sud Italia in cui il randagismo canino e felino è una piaga difficile da debellare. Lampedusa è sicuramente una di queste zone e da anni ormai ci stiamo impegnando per limitare le nascite e sensibilizzare la popolazione locale sull’importanza della sterilizzazione, ma anche sulla possibilità di una pacifica convivenza con quegli animali che sono presenti sull’isola e che di fatto non costituiscono né un pericolo né un concreto problema per nessuno dei residenti. In passato ci sono stati diversi episodi di avvelenamenti o di sparizioni di cani e gatti e questo non è assolutamente accettabile. Siamo felici di riprendere questo progetto e di dedicarci in questa occasione particolarmente ai gatti che, come tutti sappiamo, possono moltiplicarsi molto velocemente. Un sovrappopolamento di felini rappresenta un problema in primis per loro stessi, perché il territorio è limitato e quindi non c’è nemmeno la possibilità di distribuirsi in maniera più estesa”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.