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No Time to Die: l’ultimo film di James Bond dal 30 settembre al cinema

È uscito finalmente in Italia il 30 settembre, l’ultimo capitolo della saga di James Bond, “No Time to Die”, atteso da tempo e rimandato per ben tre volte nell’ultimo anno e mezzo. Sarebbe infatti dovuto uscire in occasione delle precedenti festività pasquali, e già in seguito al rinvio del lancio iniziale che era previsto per la scorsa primavera. Parliamo quindi di tempi clamorosamente slittati rispetto a quanto la Universal aveva messo in programma. Le ragioni sono molteplici e si vanno a sommare all’andamento non proprio lineare che tutta la produzione del film ha avuto. Dalle dichiarazioni iniziali di Daniel Craig, che si era detto più volte contrario alla sua partecipazione in un’altra pellicola, salvo ripensarci in seguito al considerevole cachet, fino alle polemiche scoppiate per la presenza di un nuovo agente doppio zero, impersonato da una donna.

Insomma, tante parole sono già state dette e scritte intorno a un film che non è ancora uscito; aspetto che probabilmente ha reso ancora più intrigante l’attesa verso la prima mondiale, che si è tenuta il 28 settembre presso la Royal Albert Hall di Londra e alla quale hanno preso parte anche alcuni membri della famiglia reale: per la precisione Carlo, Camilla, William e Kate.

Ricordiamo che “No Time to Die” è il venticinquesimo film tratto dai libri di Ian Fleming sull’agente 007 ed è anche il quinto in cui James Bond verrà interpretato dall’attore britannico Daniel Craig. Sarà inoltre l’ultima volta, e pare davvero sul serio, che Craig vestirà i panni dell’agente segreto più famoso del mondo, dopo “Casinò Royale”, “Quantum of Solace”, “Skyfall”, “Spectre” e, appunto, “No Time to Die”. L’attore, che ha vestito i panni di James Bond dal 2006 al 2021, è anche il terzo ad aver interpretato più volte questo personaggio: davanti a lui solo Roger Moore (sette volte) e Sean Connery (sei volte), mentre dietro troviamo Pierce Brosnan (quattro volte), Timothy Dalton (due volte) e George Lazenby (una volta). Quest’ultimo è anche l’unico non britannico ad aver recitato nel ruolo di 007.

E, a proposito di non britannici, “No Time to Die” è anche il primo film della saga diretto da un americano, il regista Cary Fukunaga. Nel cast, insieme a Daniel Craig, figurano come sempre nomi di alto profilo: Rami Malek e Léa Seydoux, ma anche Christoph Walts e Ralph Fiennes, che vestirà come al solito i panni di M. Il nome che ha fatto tanto discutere, però, è quello di Lashana Lynch, non certo per i meriti dell’attrice, quanto per il ruolo che andrà a ricoprire: parliamo infatti della prima agente doppio zero donna, in tutta la storia della saga cinematografica. Una notizia che ha fatto molto scalpore tra i fan più accaniti, che hanno addirittura preso di mira i profili social dell’attrice, costringendola a chiuderli.

Molti puristi si chiedono infatti che piega prenderà la storia se il personaggio di James Bond venisse accantonato per far spazio a una protagonista femminile. Cosa ne sarà di tutte quelle peculiarità che hanno reso celebre e ricco di fascino l’agente segreto dell’MI6 e che nel tempo sono entrate a far parte dell’immagino collettivo, rendendo unica ogni pellicola?

Parliamo, ad esempio, degli oggetti che hanno accompagnato Bond da sempre: le macchine Aston Martin, gli orologi Omega, la semiautomatica Walther PPK. Ma anche i gesti e le abitudini: dal Vodka Martini rigorosamente “agitato, non mescolato” alla passione per i giochi da casinò; e non parliamo delle moderne vlt slot – ovvero la versione online delle macchinette che possiamo trovare ad esempio in alcuni locali, in cui è possibile (come nel sito linkato) giocare gratis con un’ampia gamma di ambientazioni – ma soprattutto dei più classici come i dadi e le carte.

Tra i preferiti di James Bond ci sono il Chemin de Fer visto in “Licenza di uccidere” del 1962: la prima scena che apre tutta la serie, quella in cui 007 pronuncia la frase che lo ha reso celebre nel mondo, “Il mio nome è Bond, James Bond”, si è svolta proprio tra i tavoli da gioco. E poi non manca ovviamente il poker, per la precisione il Texas Hold’em, visto in “Casinò Royale” del 2006, nel corso di una partita leggendaria tra Bond e Le Chiffre, che rimarrà impressa per molto tempo nelle menti degli appassionati.

Cosa succederà, dunque, alla figura di 007? Se la donna diventa protagonista della narrazione spariranno le “Bond Girls”? Tante sono le domande che i fan più accaniti si pongono. Per conoscere le risposte bisognerà sicuramente attendere un po’ di tempo, almeno che si cominci a parlare del prossimo film della serie; e, per ora, considerando le difficoltà con cui si è riusciti a portare a casa questo, è bene godersi finalmente l’uscita e non pensare troppo al futuro.

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