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Porto Empedocle, emergenza rifiuti: interviene la comunità ecclesiale

comunita-ecclesialeLa Comunità Ecclesiale di Porto Empedocle, interviene a seguito dell’emergenza rifiuti e della crisi igienico-sanitaria che sta vivendo da alcuni giorni la città.

“Consapevole delle obiettive attuali difficoltà gestionali – scrive in una nota – considerando la grave e mortificante situazione creatasi su tutto il territorio cittadino, con l’inarrestabile e devastante degrado crescente, sempre più evidente, progressivo ed umiliante, l’inusuale, incredibile ed immotivato abbandono delle più elementari norme igienico-sanitarie, con l’accumulo incontrastato di rifiuti urbani e con le strade invase da immondizia, naturale ricettacolo di insetti veicolanti pericolose e contagiose malattie epidemiche, l’’indifferenza acclarata e palesata nei confronti delle periferie, ancor di più distanti dal centro urbano, in quanto, alla lontananza geografica, si accompagna l’abbandono gestionale, logistico ed operativo; ritenuto che non si può più parlare di momento particolare, trattandosi di emergenza costante, a fronte di assenza degli invocati interventi risolutivi; che all’evidente, penoso e deleterio degrado ambientale si aggiunge anche la grave e mortificante situazione economica di interi nuclei familiari, sempre più privi di qualsiasi reddito e sostenuti esclusivamente dalla carità cristiana delle locali strutture parrocchiali, con interventi estemporanei e certamente non esaustivi; che nessun sentore fa ottimisticamente prevedere l’auspicata inversione di tendenza, essendo ormai acclarata l’incapacità gestionale degli organi a qualsiasi livello istituzionalmente deputati alla risoluzione delle tante problematiche emerse”.

“Preso atto che tutto il centro marinaro, grazie all’incuria, all’abbandono ed alla mancanza dei normali interventi manutentori, è destinato al totale ed irreversibile decadimento (sporco, imbrattato, maleodorante, pericoloso, con interi manufatti chiusi, incustoditi e cadenti, ecc…); che nessuna proposta progettuale di concreto rilancio è stata nel merito avanzata, con la popolazione ormai disincantata, incredula, sfiduciata e temprata alle false tendenziose promesse; che, conseguentemente, spinti dalla necessità (e talora da vera e propria disperazione) la quasi totalità dei nostri giovani sta emigrando verso altri lidi, in cerca di quell’avvenire che questa loro terra natìa non riesce loro ad assicurare, condannandoli ad un amaro abbandono della loro amata ed improduttiva città; che questo inconcludente immobilismo, non solo non riesce ad invertire questo decadimento, ma rischia di provocare ulteriore tracollo ambientale, amministrativo, finanziario, commerciale ed imprenditoriale, con gravissime ripercussioni socio-economiche”, la comunità ecclesiale auspica una urgente, pronta, concreta azione unitaria, che veda coinvolte attivamente e protagoniste tutte le forze sane e migliori di Porto Empedocle, per realizzare la desiderata risoluzione delle svariate problematiche, attraverso: 1. L’assoluto rispetto di tutti gli oneri contrattuali assunti con i lavoratori (pagamento di ogni e qualsiasi spettanza arretrata e garanzia della corresponsione dei pagamenti correnti e futuri); 2. Il ripristino senza ulteriore indugio del servizio di raccolta dei rifiuti, assicurando la pulizia di tutti i quartieri cittadini, lo spazzamento quotidiano di tutte le strade e loro lavaggio periodico, la decespugliazione e disinfestazione di tutto il territorio; 3. La creazione, attraverso idonei strumenti legislativi, di nuovi e stabili posti di lavoro, che consentano alle giovani generazioni, nella garanzia della sicurezza economica, la formazione di nuovi nuclei familiari”.

“Invoca – conclude la comunità ecclesiale empedoclina – l’intervento di S.E. il Prefetto di Agrigento, del Sindaco del Comune di Porto Empedocle, nonché di tutta la deputazione nazionale e regionale agrigentina e di tutta la classe politica ed economica territoriale, affinché si facciano materialmente e concretamente carico di tale preoccupante situazione, non facendola ulteriormente degenerare ed adoperandosi per la totale ed esaustiva risoluzione, anche con l’adozione di provvedimenti straordinari, urgenti ed innovativi”.