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Cronaca Cultura

Posta Vecchia: in scena “Più Terone di così” regia di Stefano Trizzino

“Più Terone di cosi” è il titolo dello spettacolo, ideato, scritto e diretto da Stefano Trizzino, che andrà in scena sabato 23 e domenica 24 Marzo, alle 18, presso il Teatro della Posta Vecchia di Agrigento.
Protagonisti saranno i ragazzi del laboratorio di teatro musicale inclusivo che il regista, con la collaborazione anche di Emanuele Carlino aiuto regista , Stefano Trizzino, ha tenuto presso il Centro di studi e ricerche in musicoterapia “NOTEVOLI NOTE” di Agrigento, diretto da Pinella Sciacca.
Lo spettacolo nasce dalla voglia di non fare il solito saggio di fine corso ma dare una possibilità di proporre, anche in più occasioni, le performances dei ragazzi.
Lo spettacolo propone una commedia nella quale, tra gli attori protagonisti, ci sono ragazzi diversamente abili che, grazie al lavoro svolto durante il percorso musicoterapico individuale, sono riusciti ad esprimere il loro spiccato potenziale artistico.
Lo spettacolo è pregno di citazioni cinematografiche e non solo. Narra, infatti, di un viaggio nel tempo: siamo nel 1986, delle scalmanate suore di un monastero si ritrovano a dover combattere con l’Incredibile Sariurk, un supereroe mandato sulla Terra per distruggere Agrigento, una città che, per l’incuria dei suoi abitanti, merita, appunto di essere distrutta e di non diventare Capitale Italiana della Cultura 2025.
Il piano malefico viene, però, sventato da due improbabili personaggi provenienti dal futuro, Maxy e Giop, che vengono catapultati nel 1986 per fermare il progetto di Sariurk.
La loro arma è il dialogo: far comprendere a Sariurk che Agrigento ha grandi potenzialità e molte cose belle da dover salvare per permettere che in futuro possa diventare Città Capitale Italiana della Cultura.
I protagonisti compiranno anche un viaggio nel passato. Catapultati, così nel 470 A.C., incontreranno il tiranno Terone per farsi svelare il segreto della bellezza e grandezza dell’antica Akragas.
Ci saranno moltissimi risvolti nell’epilogo e le eccentriche e scalmanate monache si troveranno a dover affrontare altri viaggi. Arriverà anche Franci, una supergirl, ma anche un don Matteo e un don Cipriano.
Eroi che, con grande spirito di combattimento, riusciranno ad accogliere infine le improbabili e pretenziose richieste della madre superiora a capo della banda delle sorelle del “Sacro Cuore di Vino di Pantelleria”.
“Contiamo che lo spettacolo – afferma il regista – venga preso in considerazione tra le tante attività che si faranno per Agrigento Capitale 2025. Desidero ringraziare – conclude Stefano Trizzino – il patron del teatro, Giovanni Moscato, che ha mostrato immediato interesse al progetto incluso”.

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