L’inchiesta, come si ricorderà, vide coinvolti medici, farmacisti e collaboratori che, secondo l’accusa, avrebbero venduto dei farmaci in una parafarmacia dopo avere tolto le fustelle dalle scatole utilizzando delle ricette mediche, con la complicità di alcuni medici, a insaputa dei clienti.
L’azzeramento del processo è stato determinato dall’incompatibilità del presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento che ieri ha letto l’ordinanza nella quale si è dichiarata incompatibile poiché aveva già trattato il procedimento in una fase precedente.
Tale condizione porterà ora all’insediamento di un nuovo collegio giudicante. Probabile che i difensori degli imputati non diano il consenso all’utilizzo degli atti acquisiti durante il procedimento. Si torna in aula il prossimo 10 gennaio.