Nelle giornate scorse a Canicattì la Polizia di Stato denunciava in stato di libertà due individui B.A. classe ’83 e L.D. classe ’98, per il reato di truffa.
Tre operazioni effettuate per l’acquisto di prodotti di telefonia mai effettuati. Una agrigentina quarantenne si è vista addebitare sulla propria PostePay oltre 150 euro per acquisti da lei mai effettuati.
Chiesto il rinvio a giudizio per dieci autisti di autobus della società Tua di Agrigento. Le accuse sono di interruzione di pubblico servizio e truffa aggravata.
Truffa online ai danni di una giovane agrigentina che si è vista “ripulire” la propria carta di debito. La denuncia è stata presentata alla stazione dei Carabinieri che ora indagano su quanto accaduto.
Nelle giornate scorse, in Sciacca, la Polizia di Stato deferiva in stato di libertà due persone per il reato di truffa. Il personale del Commissariato di Sciacca, durante un servizio di vigilanza e controllo del territorio, identificava gli occupante di un veicolo che sostava in una centrale via della cittadina.
Sono un uomo e una donna di Canicattì i presunti autori della famosa “truffa dello specchietto”. I poliziotti del Commissariato di Sciacca hanno fermato i due a bordo di un’auto dopo la denuncia presentata alcuni automobilisti vittime delle truffe.
E’ con l’ipotesi di reato di truffa aggravata che per un medico di medici generale è stato chiesto il rinvio a giudizio poiché – secondo il pm – avrebbe attestato falsamento di avere effettuato delle visite domiciliari ai propri assistiti non in grado di deambulare.
Un telefono cellulare, documenti e 100 euro. Sarebbe stato questo il contenuto di un borsello all’interno di un’auto che sarebbe stato rubato da ignoti con i quali l’automobilista avrebbe avuto un alterco per la presunta rottura di uno specchietto retrovisore.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok