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Cultura

Raffadali: Il Pittore Gerlando Meli alla Fiera Arte Genova 2024

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviato dal pittore Gerlando Meli: “Il pittore aragonese ma di adozione raffadalese Gerlando Meli è stato invitato a partecipare alla 18′ edizione alla mostra mercato d’arte moderna e contemporanea “fiera arte Genova 2024 “. La fiera ligure è una delle più grandi e longevi manifestazioni nel mondo dell’arte in Italia che si appresta a inaugurare la 18’edizione, presso il rinomato ed elegante quartiere WATERFRONT DI LEVANTE, un progetto firmato Renzo Piano dove ha sede la fiera di Genova.  L’esposizione si terrà dal 16 al 18 febbraio 2024 presso fiera Genova padiglione blu, piazzale JOHN FITZGERALD KENNEDY.1,  riservato agli artisti storicizzati. Tutti i partecipanti saranno inseriti sul catalogo ufficiale che ” LIBERAMENTI” preparerà per l’evento. Saranno, inoltre,  pubblicati i nomi di tutti i partecipanti all’interno dello special che BIANCOSCURO  preparerà per l’evento. Un nuovo traguardo, dunque, per il pittore Meli che, ricordiamo, è stato recentemente protagonista nella sala consiliare di Raffadali della presentazione del libro Il Polentone dell’ autore e regista televisivo Rai Michele Guardi. Nel corso dell’evento, infatti,  Gerlando Meli ha omaggiato lo scrittore Guardi con un suo quadro realizzato con lo stile dell’estratto informale l’opera dal titolo La Notte Guardi ha gradito il gesto ricambiando con la firma e una dedica personalizzata sul suo romanzo all’evento sono intervenuti il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro, il presidente  della biblioteca Enzo Alessi, lo scrittore Alfonso Gueli, la Pres. Ass. DANTE ALIGHIERI di AGRIGENTO Enza Ierna e la giornalista Giuseppina Terrasi a cura di Antonella Vecchio si ringrazia lass. C.A.P.I.T.Pes. Giuseppe Sicurello e Las.Sole vita pres. Noemi Sicurello. Nella foto il pittore Meli con il sindaco di Raffadali mentre dona un’opera a Michele Guardì. Anche un’altra donazione allo scrittore giornalista capo redattore TG5 CARMELO Sardo di recente nella sala consiliare di Raffadali e stato presentato il romanzo ” DOVE NON BATTE IL SOLE ” . L’evento è stato organizzato dal comune e dalla biblioteca di Raffadali nell’occasione il pittore Gerlando Meli ha omaggiato lo scrittore giornalista Carmelo Sardo con una sua opera realizzato con lo stile dell’estratto informale l’opera dal titolo ‘ LA VITA ” Carmelo Sardo ha gradito l’omaggio e si è congratulo con lui per il suo stile per i suoi colori e per la sua tecnica .Carmelo Sardo ha ricambiato il gesto autografandogli il romanzo con una dedica personalizzata con la sua firma .Alla presentazione del romanzo sono intervenuti il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro il pres della biblioteca Enzo Alessi la scrittrice Stella Vella l’assessore alla cultura e musicista Riky Ragusa e la giornalista Giuseppina Terrasi.

Nota critica: Secondo il giornalista Luigi Mula: “Nelle opere di Gerlando Meli possiamo ritrovare gli echi dell’astrattismo. Coraggiosamente, però, il maestro aragonese rompe con la tradizione e si concentra sull’espressione di emozioni, forme e colori puri che tradiscono una unità di pensiero di sensibilità e di approccio alle mutevoli forme del reale nelle sue più varie e diverse sfaccettature.
Meli è considerato il pittore delle Stelle dello spettacolo. Diverse sue creazioni si trovano, infatti, in possesso di autorevoli esponenti della cultura, del cinema e della musica italiani. Da Gianni Morandi ad Al Bano, da Orietta Berti a Claudia Koll, passando per i grandi gruppi pop come i Nomadi o le vibrazioni, solo per fare alcuni esempi.
Tutti vogliono una tela dell’artista che Vittorio Sgarbi ha definito “Il pittore dei sogni”.
Il suo nome è inserito nell’Enciclopedia Mondiale dell’arte Elite 2019, mentre l’Accademia internazionale “Federico secondo di Svevia” Arte – Lettere – Scienze di Messina, compresa nella Febac, la Federazione Europea Beni artistici e culturali, lo ha nominato cavaliere dell’arte, per alti meriti artistici ottenuti in campo nazionale e internazionale.
Da Roma a New York Gerlando Meli non finisce mai di stupire ed emozionare. Nella sua arte riesce a trasmettere sentimenti e valori universali: ogni tocco ispira solidarietà e pace, espressione apprezzabile di un sentimento e di un pensiero che trapelano dai suoi quadri.
Il suo amore per i dettagli lo porta ad avere uno sguardo attento e sensibile sugli oggetti e le cose tutte.
Affascinato da minuzie quasi invisibili, e di tutto ciò che l’occhio umano fa fatica a cogliere con immediatezza la sua principale preoccupazione è quella di rivelare i particolari della sua creatività.
La sua tavolozza – sottolinea Luigi Mula – spazia in una fantasia universale di colori che avvolge e cattura lo sguardo dell’osservatore: il rosso spesso predomina quasi a diventare la fiamma della passione che lui, artista del Sud, può vantare di tenere sempre costantemente accesa. Suggestioni poetiche che si ispirano all’amore per la vita e creano un vortice di emozioni che conduce a riflettere sull’autenticità di valori di primaria importanza, quali l’arte, la natura e tutto quanto di prezioso queste ci possano offrire.
Ma è necessario osservarlo per comprendere al meglio la sua anima artistica.
Il suo sguardo è acceso, mentre il suo volto trasmette armonia. Chi ha paragonato la sua arte all’espressionismo astratto di Pollock non ha sbagliato, ma è utile e necessario approfondirne la conoscenza per comprendere meglio che Gerlando Meli non vuole imitare il maestro. Meli, infatti, parte sempre da un’idea artistica per sviluppare, poi, un suo personale viaggio verso nuovi orizzonti dove un’incontenibile esplosione di colori riempie le linee sinuose che disegnano i suoi pennelli.
Se chiudo gli occhi riesco ad osservare l’artista che si muove intorno alla tela mentre prende forma un quadro, ne percepisco il suo stato d’animo: “ Per me dipingere è una necessità”, mi ha confidato un giorno.
La pittura diventa, così, metafora dell’esistenza fatta di passione, di gioia e di amore, ma anche di sofferenza e di dolore.
Alcune tele, infatti, rimandano ai 4 elementi di Empedocle: Aria, Acqua, Terra e Fuoco.
Meli li indaga, li osserva e li rappresenta sulla tela che ha egli stesso realizzato un ciclo virtuoso quasi primordiale, facendo comprendere la meticolosa voglia di sperimentare dell’artista che, prima di tutto, è un uomo e come tale ha bisogno di emozionare cristallizzando questo suo divenire sulla tela”, conclude il giornalista.

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