Ieri, in una soleggiata mattina di ottobre, nella spiaggia della Guitgia di Lampedusa si sono schiuse le prime uova di Tartaruga marina Caretta caretta, deposte lo scorso 28 luglio.
E’ stata tratta in salvo grazie all’intervento di alcuni turisti a bordo di una imbarcazione. Una tartaruga Caretta Caretta è stata avvistata nei giorni scorsi nelle acque antistanti la costa agrigentina, nei pressi di Maddalusa, impigliata in una rete con una ferita.
Nella mattinata odierna, a seguito di segnalazione pervenuta da un bagnante al numero Blu 1530, militari della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle sono intervenuti sulla spiaggia denominata “La Spiaggetta”, per verificare la presenza di un nido di tartaruga marina Caretta Caretta.
Nella notte del 28 luglio si è ripetuto nell’isola di Lampedusa lo straordinario evento di ovodeposizione della tartaruga marina Caretta caretta: si tratta del secondo nido accertato sulla maggiore delle Pelagie, dopo quello del 14 luglio, deposto sempre sulla spiaggia della Guitgia.
Ieri sera una grossa tartaruga “caretta caretta” è arrivata dal mare per deporre le sue uova, lungo la spiaggia del viale Delle Dune ad Agrigento. Purtroppo ha scelto la spiaggia sbagliata!
Nella giornata di ieri, un esemplare di tartaruga “Caretta Caretta”, in evidente difficoltà, è stato segnalato da un diportista a circa 200 metri dall’imboccatura del porto di Lampedusa, dove al momento stavano transitando numerose unità.
Una storia a lieto fine, stavolta, quella di uno splendido esemplare di tartaruga caretta caretta. Protagonisti i militari della motovedetta dei Carabinieri che opera a Lampedusa.
Le forti correnti di marrobbio, che negli scorsi giorni hanno aggredito le coste sanleonine, hanno trasportato fin dentro l’alveo del fiume Akragas la carcassa di un’enorme tartaruga caretta caretta, di ben 80 chili.
La settimana scorsa un esemplare di tartaruga marina della specie Caretta Caretta è stato salvato da una motovedetta della Guardia di Finanza durante una crociera di polizia al largo di Lampedusa.
Oltre un milione di turisti coinvolti, oltre 6 mila eventi pubblici, più di 1500 tartarughe curate nei centri di recupero e, sopratutto, riduzione delle catture accidentali di tartarughe (stimate in oltre 40 mila all’anno solo in nei mari italiani) grazie alle nuove attrezzature progettate dai tecnici.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok