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Terremoto in provincia di Catania, scossa di 4.8 gradi Richter: feriti – VIDEO

Una scossa di terremoto ha interessato la provincia di Catania alle 3:19 di questo giorno di Santo Stefano. Il sisma è stato di 4.8 gradi Richter ed ha avuto come epicentro il territorio di Viagrande. Il tremore è stato ben avvertito attorno il capoluogo etneo anche per la sua profondità di appena 1 km.

Sono dati questi che, secondo gli esperti dell’Ingv, confermano la natura del terremoto il quale risulta strettamente dipendente dall’eruzione dell’Etna iniziata lo scorso 24 dicembre. La scossa che ha fatto sobbalzare dal letto la provincia di Catania è soltanto l’ultima di una lunga serie, iniziata proprio in concomitanza della grande eruzione della vigilia di Natale.

Molta paura, ma per fortuna si registrano soltanto feriti lievi: sarebbero in totale dieci secondo le autorità sanitarie di Catania. I danni però in alcuni casi sono ingenti e questo perchè, a dispetto di una scossa comunque ben al di sotto della soglia di pericolosità, il territorio risulta provato dallo sciame degli ultimi giorni. Dunque il sisma principale è andato ad incidere in edifici e strutture già sollecitate nelle ultime 48 ore.

A Viagrande, così come a Trecastagni, ad Acireale, a Zafferana Etnea, ad Aci Catena e, in generale, nella zona nord dell’hinterland catanese, corrispondente grossomodo al comparto meridionale dell’Etna, sono diverse le abitazioni crollate ed i danni a monumenti ed edifici pubblici. Non c’è ancora una stima dei senzatetto, ma le autorità impegnate sul posto riportano disagi in diversi centri abitati dove, tra le altre cose, la gente in molti casi non vuole rientrare a casa.

L’episodio più significativo viene al momento registrato a Fleri, una frazione di Zafferana Etnea: qui un’intera famiglia ha visto la propria casa sgretolarsi durante la notte, per fortuna però tutti sono riusciti ad uscire e nessuno è rimasto ferito in gravi condizioni.

Disagi alla circolazione, con l’autostrada A 18 Catania – Messina chiusa lungo il tratto tra Acireale e Giarre per lesioni riscontrate sull’asfalto. Per fortuna essendo un giorno festivo, scuole ed uffici sono chiusi: questo sta rendendo più agevoli i controlli predisposti dalla Protezione Civile e dai comuni interessati presso gli edifici più sensibili.

Intanto l’Etna continua la sua attività, con scosse di terremoto registrate anche dopo il sisma più forte della notte: diversi i tremori avvertiti sia dagli strumenti che dalla popolazione, con la magnitudo però che per fortuna si è mantenuta al di sotto del terzo grado Richter. La situazione viene tenuta sotto stretto monitoraggio.

“Sono in stretto contatto con la Protezione civile regionale, che si è subito attivata, e seguo costantemente il lavoro di ricognizione che si sta svolgendo nell’area etnea a seguito della forte scossa di terremoto di stamane. Stiamo monitorando la situazione in tutti gli ospedali, ma dai primi accertamenti non risultano danni alle persone, tranne alcune decine di contusi, ma soltanto ad alcuni fabbricati nella zona dell’epicentro e in quelle limitrofe. La Regione partecipa al tavolo di crisi che è stato convocato in Prefettura. Attendo l’assestamento delle operazioni per andare a fare visita ai luoghi. Siamo vicini alle comunità colpite e vogliamo ringraziare tutte le forze di Pronto intervento e i volontari che già nell’immediatezza del sisma si sono attivate per prestare assistenza alla popolazione”.

Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito del terremoto di magnitudo 4.8, avvenuto alle 3.19, con epicentro tra Viagrande e Trecastagni.

Mauro Indelicato – Infoagrigento.it

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