“Tutto uguale a prima”: presentata la terza raccolta di poesie dell’agrigentino Federico Li Calzi
“Tutto uguale a prima” segna l’atteso ritorno negli ambienti letterari del poeta e scrittore siciliano Federico Li Calzi.
Un nuovo titolo che sorprende per provocazione e originalità dopo il romanzo d’esordio Nove Periodico (2014) e le due pregevoli opere di poesia. L’animo sensibile dello scrittore torna a imporsi con una raccolta che suscita approvazione: pubblico, critici, giornalisti, circoli culturali, autorità partecipano a questo nuovo momento di crescita culturale.
Musicalità è la parola chiave della terza opera poetica presentata per la prima volta al Caffè “Tra le Righe”, ambiente letterario tra i più attivi a livello regionale. “Tutto uguale a prima” è il titolo che il poeta ha voluto per sottolineare, come fosse una provocazione, la riconferma degli argomenti già cari, sviscerati all’interno delle precedenti sillogi Poetica Coazione (2009) e Dittologie Congelate (2012). La nostalgia, il rimpianto, l’infanzia, la notte, l’estate sono argomenti che le poesie di questa terza opera custodiscono mentre lo stile, la forma e la musicalità del verso evolvono dolcemente.
Nell’incontro con il pubblico e la stampa, Domenico Lodico ripercorrendo a ritroso le tappe letterarie più importanti, domanda all’autore come nasce una poesia e la risposta è presto data: “Un verso nasce quando meno te lo aspetti, in qualsiasi momento e luogo. Alla fine diventa poesia ciò che sottopongo ad un accurato processo di filtraggio e rielaborazione”.
L’altra riflessione è di Lorella Farrauto presidente dell’associazione culturale “Cristalli di sale” sullo stile dell’autore siciliano, accennando al suo talento di aver dato vita ad un vero e proprio linguaggio da capire e interpretare. Proprio questo elemento dà valore aggiunto alla poesia.
La musicalità è il tratto che Luciano Carruba sottolinea nel suo commento a “Tutto uguale a prima”: è uno dei termini più importanti che è possibile individuare nelle sue poesie, determinando la comprensione del concetto di meraviglia. Come sosteneva Parmenide: Fr.51 “Non comprendono come, pur discordando in se stesso, è concorde: armonia contrastante, come quella dell’arco e della lira. La poesia di Li Calzi giunge al lettore arricchita di musicalità, che secondo Platone è filosofia suprema in quanto esprime ciò che le sole parole non possono fare.
Tutto Uguale a prima è:
• uno scrigno di 59 liriche dedicate a persistenti presenze e assenze rievocate, stavolta, per la definitiva cristallizzazione in un consapevole, indispensabile archiviare del disincanto, un’originale ed accattivante progettazione editoriale;
• la conferma di due docenti universitari con vasta esperienza nella saggistica letteraria Nuccio Mula ed Enrico Testa;
• l’inserimento del giovane studioso Davide Rocco Colacrai nell’appendice critica;
• Un fitto calendario di date per una presentazione destinata a varcare lo stretto di Sicilia.
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