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La giovane promessa dell’ASD Aragona Stefano Zammito alla prestigiosa Viareggio Cup

Da Aragona alla 72esima edizione della Viareggio Cup, la manifestazione calcistica riservata a 24 squadre italiane e straniere di serie A e B , che ha lo scopo di valorizzare e mettere in risalto la gioventù calcistica mondiale.
Stiamo parlando dell’aragonese Stefano Zammito, classe 2005, che segnalato dal procuratore sportivo Diego Ficarra e dopo l’ attenta valutazione da parte di tecnici qualificati è stato ingaggiato dalla formazione spagnola “Jovanes Promesas”, guidata da Walter Chiaraluce e Roberto Buratti, inserita nel girone eliminatorio con Inter, Empoli e Pistoiese.
“Siamo certi che Stefano saprà dimostrare le sue doti calcistiche in questa importante vetrina del calcio giovanile italiano”, è stato il commento del presidente dell’ASD Aragona, Luigi Giovanni Morreale.
La giovane promessa, che lo scorso mercoledì ha giocato la partita d’esordio contro l’Inter, oggi giocherà contro la Pistoiese.
Al seguito di Stefano anche il padre Massimiliano e il medico sportivo Pietro Curella.
Abbiamo sentito Stefano al telefono per farci raccontare le prime impressioni della sua esperienza in uno dei tornei giovanili più importanti d’Europa che si terrà fino al 30 marzo.
Stefano, quando inizia la tua esperienza calcistica?
“Avevo all’incirca 6 anni ed un giorno, grazie al compianto Angelo Fantucchio, mi sono ritrovato a giocare ad Aragona ai campetti. Da allora mi sono appassionato al calcio ed ho continuato nello sport. Ho giocato fino ai 12 anni ad Aragona e poi sono andato ad Agrigento all’ASD Athena Calcio. Lo scorso anno ho giocato nell’Akragas e adesso nell’ Aragona”.
Come approdi nella squadra spagnola?
“È stato un procuratore sportivo che mi è venuto ad osservare in una partita della rappresentativa Juniores. Gli sono piaciuto e mi ha portato alla Viareggio Cup”.
La tua prima impressione?
“Tanta emozione, non capita a tutti di provare questa esperienza”.
Come ti trovi con il resto della squadra?
“Benissimo! Proveniamo da diverse parti d’Europa; c’è stato subito un affiatamento, siamo un bel gruppo”.
Senti di dover ringraziare qualcuno per questo primo traguardo?
“I miei genitori che mi hanno sostenuto in questa mia avventura; mi seguono da tanto tempo ed hanno sempre creduto in me. Un grazie, forse, non basta!
Il tuo sogno nel cassetto?
“Continuare a giocare a calcio in competizioni sempre più importanti”.

Luigi Mula

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