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Salute

Ad Agrigento due giornate dedicate alle malattie psicogeriatriche

francesco-provenzanoGli studi epidemiologici condotti negli ultimi anni hanno confermato un esponenziale aumento della demenza nelle fasce di età più avanzate della popolazione che, in quanto a maggior rischio di fragilità psicofisica, necessitano di un approccio globale ed integrato di cure.

Le “VII Giornate Psicogeriatriche Agrigentine” focalizzano l’attenzione sul tema della dignità nella malattia di Alzheimer. “
L’aumento della frequenza di problemi riguardanti la salute mentale negli over 65 richiede uno specifico approccio diagnostico, terapeutico e riabilitativo ed obbliga a ripensare lo scenario di cura di una patologia così complessa qual è la demenza” osserva lo Psichiatra e Farmacologo Dottor Giuseppe Provenzano, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Psichiatriche Degenerativo-lnvolutive dell’ASP di Agrigento e Presidente della Sezione Sicilia AIP (ASSOCIAZIONE ITALIANA PSICOGERIATRIA).

“Oggi possiamo affermare – aggiunge – di non disporre ancora di una risposta terapeutica adeguata all’Alzheimer, ma di avere in tasca uno strumento potente chiamato relazione. Una relazione UMANA che, fondata sui pilastri del con-tatto, del rispetto della dignità, delle autonomie e delle emozioni, può consentire attimi di vita, di respiro, di complicità nonostante la malattia, uno strumento capace di costruire un ponte integrato all’assistenza, al rispetto ed alla tutela per raggiungere le persone che con-vivono con la Demenza”.

Il convegno si terrà ad Agrigento presso l’Hotel Tre torri l’8 e il 9 giugno e vedrà la partecipazione di diversi relatori che operano nel campo psicogeriatrico a livello nazionale.
E’ prevista una sessione medico-legale, nella quale magistrati, avvocati e medici affronteranno il tema della “Responsabilità civile e penale medica alla luce della legge Gelli-Bianco”.

Interverranno, inoltre, gli psicologi operanti nel più ampio progetto di psicogeriatria territoriale, i quali esporranno i progetti Alzheimer che hanno permesso di migliorare l’assistenza del paziente affetto da demenza nell’ambito del territorio e dei centri diurni.
Sono previsti crediti formativi per medici, infermieri, psicologi e avvocati.