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Cultura

Cineforum Città di Grotte: “Il cinema di Gian Paolo Cugno”

Venerdì 22 Marzo alle ore 20 presso l’auditorium “San Nicola” in grotte , prenderà il via un ciclo di film dal titolo “Il cinema di Gian Paolo Cugno”, organizzato dall’associazione culturale Nino Martglio.

L’iniziativa, ideata e diretta da Aristotele Cuffaro, Prevede la proiezione di tre film del regista siciliano. La Manifestazione è realizzata con il Patrocinio del comune di Grotte – Assessorato alla Cultura, Dalla FIDAPA sezione racalmuto, sall’ istituto comprensivo Angelo Roncalli e dalla Proloco Hebessus. Venerdì 22marzo alle ore 20.00 sarà proiettato il film “Salvatore questa è la vita”. Le altre due proiezioni “La bella società” e “I cantastorie” saranno proiettati i venerdì dei giorni 29 Marzo e 5 Aprile. I film verranno proiettati anche in orario antimeridiano al plesso scolastico “ V.E. Orlando”(scuola media) per gli alunni dell’ istituto comprensivo Angelo Roncalli. A conclusione della rassegna giorno 5 aprile il regista sarà presente e parteciperà al dibattito sui contenuti dei film.

Biografia del regista

Gian Paolo Cugno (Pachino, 4 gennaio 1968) è un regista cinematografico e sceneggiatore italiano. Dopo gli studi superiori si trasferisce a Roma. Qui segue un lungo apprendistato come assistente alla regia e assistente al montaggio, collaborando anche alla realizzazione di sceneggiature per il cinema. Realizza vari documentari e cortometraggi, partecipando a festival in Italia e all’estero.
Dal 2001 al 2002 è co-ideatore e co-curatore del Festival del Cinema di Frontiera in Sicilia. Nel 2003 il cortometraggio Il volto di mia madre viene presentato alla Cinémathèque française e successivamente al Festival di Taormina. Nel 2006 la sua sceneggiatura Salvatore – Questa è la vita diventa il suo primo lungometraggio, prodotto e distribuito dalla Walt Disney Company. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, vince la Farfalla d’oro Agis. Cugno vince inoltre il Globo d’oro come regista rivelazione e il Biglietto d’oro per l’incasso nelle sale italiane. Nel 2008 scrive e dirige La bella società, suo secondo film, prodotto e distribuito da Medusa Film – Mediaset.
Nel 2015 scrive e dirige il film I cantastorie, distribuito nel 2016.

Trama

Salvatore questa è la vita.
Salvatore Incatasciato è un bambino siciliano, orfano di mamma, che lavora con suo padre. In una cava di pietre a causa di un incidente sul lavoro, il padre di Salvatore muore schiacciato sotto il peso di esse. Sei mesi dopo arriva nel paese di Salvatore un insegnante romano di nome Marco Brioni, che accetta l’incarico annuale nella scuola locale. Mentre insegna, scopre che, nella sua classe, è presente un ragazzo che non viene mai alle lezioni, di nome Salvatore.
L’insegnante va a trovarlo e scopre che il bambino lavora come contadino e pescatore per mantenere la sua famiglia, composta dalla sorella Mariuccia e la nonna Maria. Brioni allora decide di andargli incontro e di fare lezioni a domicilio al bambino in modo che possa apprendere mentre lavora. I pomodori, che lui coltiva, li vende a un avido commerciante che li compra a poco prezzo. Col tempo fra Brioni e Salvatore nasce una profonda unione, difatti il maestro, per aiutare il ragazzo nei lavori, più volte non si presenta al posto di lavoro.
Laura Valvo, un’assistente sociale, viene a sapere la situazione e fa di tutto per aiutare Salvatore, ma ritenendo che il modo migliore sia affidare lui e la sorella ai servizi sociali, e per questo si scontra con Brioni, che ritiene che il bambino non debba vedere sfaldarsi il mondo in cui è cresciuto. Quando Brioni viene picchiato da emissari dell’avido commerciante, il Preside decide di far intervenire la Valvo, che conduce Salvatore e Mariuccia in una comunità per minori. Salvatore però scappa e si rifugia nel cimitero, piangendo sulla tomba dei genitori. Brioni, rimasto deluso dalla situazione, è quasi convinto a tornare a Roma ma il richiamo verso l’alunno è troppo forte e resta in Sicilia. Salvatore torna a casa e lì rincontra il maestro; qualche minuto dopo arrivano gli assistenti sociali che sono incaricati a riprendere Salvatore, ma vengono fermati da Brioni che decide di adottarlo, con l’approvazione della Valvo e degli assistenti sociali. Il maestro, insieme a Salvatore, decide di mandare avanti le serre, riescono a ristabilire il prezzo dei pomodori e a fare pace con i commercianti.

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