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Regioni ed Enti Locali

Energia dagli scarti legnosi a vantaggio dell’ambiente, presentato l’Impianto “Eco 20X”

Trasformare gli scarti della lavorazione del legno (anche le semplici potature) per produrre energia, ridurre i consumi per le aziende e mettere in moto un sistema di economia circolare che possa trasformare in risorsa quanto oggi finisce in discarica.

Di questo si è parlato ieri, nella sede della società G. Campione durante un convegno che ha avuto il patrocinio dell’Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali, finalizzato a presentare “Eco 20X”, realizzato da Cmd. Un impianto capace di produrre simultaneamente energia elettrica (20Kw) e termica (40 Kw) usando 20-26 chilogrammi di scarti legnosi, attraverso un processo di decomposizione termochimica. L’impianto può essere alimentato con scarti di forestazione; tralci di viti e di potatura; gusci di noci, cocco, nocciole, castagne, mandorle; noccioli di oliva, albicocca, pesca; stocchi di tabacco, granturco; residui della lavorazione della canna.

Un processo che “prende” dalla natura ciò che serve per produrre energia e restituisce alla natura ceneri di legno vergine utile alla concimazione e all’ammendamento del terreno. L’Eco20X può essere impiegato per produrre energia elettrica e termica in strutture ricettive, unità operative, piccole e medie imprese, agroalimentare, strutture pubbliche, aziende di produzione, spa e wellness, centri sportivi, agroforestale, … e il suo energy box racchiude in un unico spazio sia l’impianto, sia la tramoggia di carico degli scarti legnosi. L’iter autorizzativo è semplificato: basta inoltrare la sola “comunicazione” di installazione al Comune di pertinenza. C’è di più. L’impianto è gestito da un software che ne permette il controllo anche a distanza e, proprio grazie alla telegestione, si può monitorare in tempo reale la performance dell’impianto e rilevarne eventuali malfunzionamenti.

E la materia prima, dicono i dati, in Sicilia e in provincia di Agrigento non manca di certo: secondo uno studio dell’Enea, ogni anno sul territorio agrigentino vengono prodotte 150.063 tonnellate di scarti legnosi (potature e legno forestale) di cui 30.061 tonnellate di legno forestale e 119.962 tonnellate di potature (sarmenti di vite, frasche di olivo, potature di agrumi). Scarti, quindi biomassa, solitamente conferiti in discarica dai quali è invece possibile trarre in energia termica ed elettrica, abbattendo di fatto i costi di energia elettrica e per la caldaia.

“Siamo ben lieti di aver concesso il patrocinio per questa giornata – spiega Maria Giovanna Mangione, presidente Ordine degli agronomi di Agrigento – centrata sul tema dell’ecosostenibilità ambientale e sulla possibilità di produrre energia elettrica e termica utilizzando scarti legnosi. Tutto ciò che riguarda la protezione e la tutela dell’ambiente, in ottemperanza ai Protocolli internazionali, l’Agenda 2030, la riduzione di gas climalteranti in atmosfera con l’obiettivo di ridurre di almeno 1,5 gradi centigradi la temperatura del nostro pianeta, diventa un punto di incontro importante. In tal senso l’Ordine degli agronomi, sia su base locale che regionale, ha dato vita a diverse iniziative proprio perché siamo accanto alle aziende agricole sia in termini di consulenza, sia per sostenere un percorso che possa incentivare la produzione di energia pulita”.