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Visitatore d’eccezione al Mudia, la raccolta d’arte gestita dall’Ecomuseo dei 5 Sensi di Sciacca

Sabato l’arcivescovo di Agrigento ha visitato il Museo di Arte Sacra che da qualche settimana è di nuovo fruibile dalla cittadinanza e dai turisti grazie ai custodi della comunità di Sciacca che ne curano gratuitamente l’apertura nei fine settimana.

Monsignor Alessandro Damiano ha visionato con grande attenzione tutte le sale della struttura espositiva che ospita pezzi di grande valore come alcune tele di Mariano Rossi, l’artista di Sciacca i cui dipinti sono presenti nella Reggia di Caserta e nel Palazzo Reale di Torino. Il presidente del club per l’UNESCO Lorenzo Salvagio ha guidato la visita e ha illustrato le opere del Museo all’arcivescovo che ha istaurato con i presenti, in numero molto limitato a causa della pandemia, un dialogo molto affabile traendo spunto da molti elementi che legano i temi e i materiali dell’arte sacra di Sciacca a Trapani, città di origine di Damiano.

Si tratta del corallo, delle marinerie con i dipinti ex voto e dell’arte dei maestri argentieri trapanesi che hanno creato molti dei tesori del museo diocesano di Sciacca. L’arciprete padre Giuseppe Marciante si è soffermato col vescovo soprattutto sugli oggetti preziosi legati alla devozione del popolo di Sciacca alla Madonna del Soccorso.
All’arcivescovo è stato anche spiegato come tutti ora possono visitare il museo Diocesano grazie all’impegno generoso delle tante associazioni di Sciacca che, riunite nell’Ecomuseo dei 5 Sensi, sono un esempio di gestione attiva e partecipata del patrimonio della città per lo sviluppo di tutta la comunità locale.

“Sentiamo la visita del Mudia e la promessa dell’Arcivescovo a visitare la Badia – ha commentato la presidente del Museo dei 5 Sensi Viviana Rizzuto – come un forte segno di fiducia e di apprezzamento per quello che stiamo facendo insieme come comunità di Sciacca”.

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