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Favara, omicidio Lupo: due i colpi andati a segno, proseguono le indagini

Mentre si indaga a 360 gradi e nessuna pista è esclusa arrivano i primi risultati dell’autopsia effettuata nella giornata di ieri sul corpo di Salvatore Lupo.

Sarebbero stato due i colpi di arma da fuoco ad averlo ucciso, un revolver calibro 38. Il primo, quello mortale, alla tempia; il secondo sotto l’ascella. Esploso un terzo colpo non andato a segno.

Da indiscrezioni sembrerebbe che a sparare sia stato un killer, molto probabilmente più alto della vittima, che ha mostrato estrema dimestichezza e precisione nell’utilizzare una pistola.

Il killer avrebbe sparato da una distanza di circa 60-80 cm dalla vittima, posizionata di fronte al bancone del bar.

Sono i primi particolari dopo che nel primo pomeriggio è stata eseguita l’autopsia effettuata dal dottor Cataldo Raffino all’interno dell’obitorio dell’ospedale di Agrigento. Presenti i legali delle sei persone offese – gli avvocati Salvatore Pennica e Mimmo Russello – individuate nei parenti più stretti e nella moglie. Quest’ultima ha nominato anche un consulente tecnico di parte presente all’esame: la dottoressa Lorendana Minacapilli Marotta.

Entro 90 giorni è atteso l’esito della perizia necroscopica che certificherà con precisione le cause specifiche della morte di Lupo e “quanto altro di utile” per le indagini sul delitto. Intanto la Procura di Agrigento, con il procuratore capo Luigi Patronaggio, l’aggiunto Salvatore Vella ed i sostituti Paola Vetro e Barbara Cifalinò, ha aperto un fascicolo di inchiesta. Le indagini sono rese difficili dall’assenza di testimonianze determinanti.

Si ipotizza un agguato “programmato nei minimi particolari ed eseguito a sangue freddo” dicono gli inquirenti che ad oggi escludono si tratti di un delitto di mafia. Secondo quanto si apprende dai verbali delle persone sentite non emergerebbero testimonianze significative per trovare il killer. Anche sul fronte telecamere non ci sarebbero impianti di videosorveglianza attivi nella zona e l’unico occhio elettronico vicino al luogo dell’omicidio non inquadra il bar.

fonte SiciliaOnPress

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