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Confcommercio Agrigento: preoccupazione fra i panificatori, un interocomparto in forte apprensione

Assipan, l’associazione dei panificatori aderente a Confcommercio Agrigento, manifesta forte apprensione per una serie di “minacce” che stanno minando la stabilità lavorativa di tutti gli operatori del settore, causadella chiusura di laboratori e punti vendite che non riescono più a sostenerne i costi.

Dalla pandemia alla guerra in Ucraina, l’aumento del gasolio e l’inevitabile aumento dei costi di trasporto e imballaggio delle materie prime, l’impennata dei prezzi di gas ed energia elettrica stanno portando ad una fase depressiva un comparto come quello di chi fa il pane, orgoglio italiano.

In una situazione difficile come questa, un territorio come il nostro che ha sempre vissuto una grave precarietà lavorativa e che oggi assiste anche una desertificazione soprattutto dei nostri piccoli centri ne accusa fortemente i contraccolpi.

Ogni giorno i problemi d’affrontare sono tanti, ma mai come adesso l’aumento dei costi delle materie prime e l’aumento, vertiginoso, delle bollette di gas ed energia elettrica hanno inciso così tanto sulla gestione delle nostre attività – dichiara Giacomo Zimbardo, Vice presidente provinciale di Confcommercio Agrigento e componente del Consiglio Nazionale di Assipan – purtroppo il rincaro del gasolio ha fatto salire alle stelle icosti di trasporto e dei materiali per il confezionamento dei prodotti, rendendo insostenibile la gestione dell’attività di panificazione, non riuscendo a sostenere i costi attraverso il prezzo di vendita.

Oramai si è superata la fase di allarme e si è già raggiunto un livello insostenibile per tutto il comparto – conclude Zimbardo – che ha la necessità di risposte immediate quali ad esempio che si intervenga concretamente sulle componenti fiscali delle bollette di luce e gas, aumentando il livello di esenzione per il comparto, bisogna scongiurare o meglio limitare il trend negativo della chiusura delle attività, in ogni modo possibile.

La situazione si sta facendo preoccupante, ma il comparto non indietreggia su un aspetto fondamentale – dichiara Rosario Pendolino, Presidente provinciale dei giovani panificatori di Confcommercio Agrigento –, ovvero la qualità del nostro prodotto. L’aumento dei costi di acquisto delle farine, del burro o dell’olio extravergine, materie prime che sono alla base delle nostre produzioni non dovrà penalizzare l’eccellenza del nostro prodotto, qualitativamente riconosciuto ovunque.

Dispiace tanto, – conclude Pendolino – che tanti giovani che negli anni passati si sono avvicinati, con passione, dedizione e soprattutto con la voglia di portare avanti le tradizioni, a volte perdute, impreziosendole con l’innovazione, oggi rischiano la chiusura. L’esigenza di individuare, nell’immediato, ogni possibile misura di sostegno utile a lenire tali sofferenze imprenditoriali deve essere messa in campo prima possibile, perché oramai si è fuori tempo massimo.

Purtroppo, diversi panificatori – dichiara Agozzino, delegato agrigentino di Assipan/Confcommercio Agrigento – si stanno organizzando a ritornare ad utilizzare fonti di energia di un tempo, come ad esempio la legna, con tutto quello che ne comporta relativamente alla rimodulazione dei propri impianti, sapendo che non è bastevole e che l’incertezza del proprio lavoro rende tutto complicato.

Così come un altro delegato di Assipan di Porto Empedocle – Nicoletti – che vede nell’impianto del rigassificatore presente nella propria città come un possibile strumento utile che possa servire all’abbattimento dell’aumento dei costi esorbitanti delle utenze.

Tanti sono i dubbi e le incertezze che attanagliano tutti coloro i quali hanno dedicato l’intera vita lavorativa alla produzione del pane e in tutto questo non si può non fare una riflessione sul delicatissimo momento storico che stiamo vivendo.

Mentre si sta alleggerendo la pandemia, purtroppo è scoppiata la guerra nel cuore dell’Europa, ed èinsopportabile perché assistere alla distruzione, di vite e di luoghi di vita di uomini da parte di altri uomini, è una follia.

Razionalmente parlando, – dichiara Enzo Gaziano, Presidente provinciale di Assipan/Confcommercio Agrigento – l’analogia tra i due terribili eventi è molto forte, ed è indubbio che la paura condiziona la vita di tutti.

È insindacabile che siamo stanchi, stressati, impauriti e abbiamo quasi del tutto perso la fiducia verso il futuroma non dobbiamo farci sovrastare da questo stato ma abbiamo l’obblio di reagire, ognuno di noi deve essere messo in condizione di fare bene.

Lo dobbiamo ai nostri familiari, ai dipendenti e alle loro famiglie.

Vale per tutti e quindi anche per noi panificatori che dobbiamo fare sempre un passo avanti, magari rivedendo un po’ tutto, calibrando il modello di commercio urbano, di cui siamo ambasciatori, accompagnando con intelligenza e innovazione i nostri laboratori artigianali ad una sempre migliore collocazione nel mondo produttivo ed economico del nostro Paese ricordandoche il lavoro dei fornai è patrimonio di ogni comunità ed è proprio per questo che chi rappresenta le Istituzioni non ci deve fare mancare il sostegno concreto reale e tangibile.

Chi vende il pane non può essere costretto a chiudere.

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