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Regioni ed Enti Locali

CGIL: “Muoversi nella città di Agrigento è un problema, subito il nuovo bando”

“Muoversi nella città di Agrigento, soprattutto per gli anziani, è diventato ormai un grosso problema causa anche della cattiva programmazione da parte della società TUA che attualmente gestisce il servizi”. Con una nota resa pubblica il segretario generale Cgil Alfonso Buscemi con il rappresentante del sindacato dei pensionati Franco Gangemi denunciano la situazione della gestione del trasporto locale.

“Infatti, – aggiungono i due sindacalisti – le linee urbane non risultano compatibili con le caratteristiche e le peculiarità del territorio del comune di Agrigento: centro città distante e slegato dai quartieri. Basti pensare ai quartieri Villaggio Mosè, Cannatello, Villaggio Peruzzo, S. Leone, Fontanelle, S. Michele-Consolida, Villaseta, Monserrato e alle frazioni Montaperto e Giardina Gallotti.
Nello specifico le frequenze di transito dei bus nelle due linee interne, verde e rossa, risultano inadeguate e non funzionali alle esigenze di movimento dei cittadini. Linea verde frequenza ogni 50 minuti; linea rossa frequenza ogni 45 minuti. Le linee che collegano il centro ai quartieri periferici: Villaseta,Fontanelle/S. Michele/Consolida(ospedale) la mattina ogni 30 minuti, pomeriggio ogni ora; Villaggio Mosè S. Leone ogni 40 minuti”.
“La cosa si complica di più per il collegamento del centro città con le Frazioni Montaperto e Giardina Gallotti solo quattro corse al giorno, non sufficienti. Un trasporto urbano cosi organizzato non fa altro che consolidare la marginalizzazione che, per altri aspetti i cittadini che abitano in periferia o nelle frazioni già vivono. Esiste il problema degli studenti che abitano in periferia che per inadeguatezza delle linee urbane e delle frequenze rispetto agli orari scolastici, sono costretti a recarsi a scuola con mezzi di fortuna, farsi accompagnare dai propri genitori o, ancora peggio, rivolgersi a privati. Da tempo, da troppo tempo, la FILT- CGIL ha evidenziato con forza queste problematiche scrivendo alla TUA e al Sindaco di Agrigento senza avere riscontro alcuno. Ancora, a differenza della gran parte delle città italiane, non esiste il biglietto a tempo (90/120 minuti), soppresso, non si capisce per quale motivo. La mancanza del biglietto a tempo crea grave nocumento alle tasche dei cittadini soprattutto dei pensionati. Infatti, se un passeggero che vive in periferia, per esempio a S. Leone, deve recarsi presso gli uffici del comune spende di media 4,80 euro A/R di biglietti in quanto deve prendere 4 bus, visto che ogni corsa costa 1,20 euro se compra i biglietti nelle biglietterie esterne.Se è costretto invece a comprarlo sull’autobus il costo è di euro1,70. Ecco allora che il conto diventa ancora più salato: non più 4,80 ma 6,80 euro. Inoltre, non esiste il servizio notturno, mancano le pensiline e la maggior parte delle fermate non sono dotate di pagine orarie. Infine, si sa che l’appalto del servizio e scaduto nel 2021 ed è stato prorogato fino a settembre 2022”.

“A tal proposito, – concludono Buscemi e Gangemi – riteniamo sarebbe utile aprire una discussione con le OO.SS. prima della pubblicazione del bando di gara per focalizzare quali sono le criticità della gestione attuale per programmare il futuro servizio tenendo conto delle esigenze di mobilità della cittadinanza agrigentina con particolare attenzione a quelle degli anziani e studenti”.

La Cgil ha chiesto un incontro con il Sindaco al fine di affrontare il problema.

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