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Allarme “Blue Whale”, il Tgr ne parla con il sociologo Francesco Pira

blue-whaleAllarme “Blue Whale” in Sicilia dopo alcuni presunti casi registrati a Palermo e Caltanissetta, fortunatamente sventati tempestivamente dalle Forze dell’Ordine.

Che siano “reali” o frutto di “bravate”, la “balena blu” sta diventando una vera psicosi. Al momento nessuna verifica accertata in Italia, ma la pratica che spingerebbe gli adolescenti all’autolesionismo, fa mantenere alto l’allarme su un fenomeno da non sottovalutare.

Il “Blue Whale” viene proposta come sfida in cui un fantomatico “curatore” manipola la volontà e suggestiona i ragazzi fino ad indurli al suicidio, attraverso una serie di 50 azioni pericolose in 50 giorni.

Un quadro allarmante che anche il Tgr Sicilia ha voluto, in un servizio, parlarne attraverso le autorevoli voci di chi si occupa di fenomeni sociali. Il nostro direttore editoriale Francesco Pira (in foto), ha affrontato la tematica: “Quello che sta avvenendo in Sicilia è terribile – afferma il sociologo e docente universitario -. E’ un processo di emulazione che rischia di degenerare. Ho incontrato ragazzi e ragazze che si tagliano e che hanno problemi di dialogo con i genitori“.

Ad oggi solo dubbi su emulazioni o casi reali, ma il consiglio a genitori ed educatori è quello di mantenere alta l’attenzione e denunciare immediatamente alle Forze dell’Ordine eventuali segnali d’allarme.

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